Regia di Massimiliano Bruno vedi scheda film
Se è vero che la commedia deve rispecchiare l'epoca in cui è prodotta,e,a distanza di tempo,è uno dei generi che meglio sa raccontare il "come eravamo",può darsi che "Nessuno mi può giudicare" è uno dei film italiani brillanti degli ultimi anni che ha inquadrato una parte della realtà italiana di oggi:soldi facilmente persi,condizioni socioeconomiche che cambiano in pochissimo,un razzismo che c'è,sia a piani alti che bassi della società,l'ipocrisia del chiamare "escort" le puttane perchè suona meglio,tutto vero.Ed il film di Massimiliano Bruno è gradevole,anche troppo,azzecca diverse battute,conta su un buon gioco d'attori che vede una Paola Cortellesi finalmente convincente davvero sul grande schermo,Raoul Bova credibile ed autoironico Romeo di periferia,Rocco Papaleo forse nel miglior ruolo avuto per adesso al cinema,che fa un numero da caratterista di spicco,divertendo la platea con sapienza.Però il film dà un quadro anche troppo roseo di una donna che per ribaltare una situazione debitoria spaventosa si mette a fare la prostituta di lusso,rimettendo velocemente la propria condizione a posto,la qual cosa,moralmente,si può discutere ma anche difficilmente digerire con nonchalance.Inoltre,tutti simpatici,anche i vicini zotici e xenofobi,ma sarà mai possibile?Si ride,verissimo,e fatte le considerazioni di cui sopra,il film è un pò al di sopra di molti suoi simili di questi anni.Però la faciloneria è ad un passo,e i maestri d'un tempo avrebbero evitato certi tranelli e cadute di gusto.Adattiamoci,ma speriamo in meglio.
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