Regia di Václav Vorlícek vedi scheda film
Che divertimento questo film! E' un fuoco di fila di trovate dall'inizio alla fine, una vera miniera di idee e di fantasia. Lo spunto narrativo – una strega alle prime armi che cerca di destreggiarsi con gli incantesimi – non ha niente a che fare con la stregoneria vera, ma è un puro pretesto narrativo per costruire situazioni, buffe, esilaranti, ironiche. Pretesto molto riuscito, perché la trama galoppa veloce ed è praticamente un rincorrersi di situazioni molto spassose. Ciò che rende così simpatico questo film è anche il non prendersi sul serio e lo scherzare senza cattiveria su personaggi e argomenti. I professori della scuola trasformati in conigli e rinchiusi in una conigliera, gli scolari a cui crescono le orecchie da somaro, la professoressa a cui spuntano i denti da tricheco, il ragazzo a cui viene separata la testa dal corpo e si “arrangia” con una testa di argilla di Napoleone.... sono alcune delle situazioni assurde che si creano. Il ridere potrà anche essere soggettivo, ma io ho riso quasi di continuo dall'inizio alla fine. Gli effetti speciali sono quanto mai semplici, ma non per questo meno efficaci. Del resto, se si hanno buone idee, non c'è necessità di tecnologie all'avanguardia e montagne di quattrini per fare un bel film. I cecoslovacchi erano maestri del genere fiaba/fantasia, e avevano dalla loro anche il fatto che, a differenza di altri paesi dell'Est Europa, non mettevano nelle pellicole neppure l'ombra di propaganda politica.
Qualcuno dice che questo film è un lontano precursore di Harry Potter, ma la differenza che li separa è così fondamentale che il paragone non calza proprio: il maghetto bambino si prende tremendamente sul serio e incita all'emulazione (ahimè), qui lo spunto preternaturale è semplicemente un modo per divertirsi giocando con la fantasia, e a nessuno salterebbe in testa di imitare la ragazza protagonista.
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