Regia di Mervyn LeRoy vedi scheda film
Qualche giorno fa ho visto e commentato I ponti di Toko-Ri di Mark Robson, del 1954. Dieci anni prima, usciva in America Missione segreta (in originale: Thirty Seconds Over Tokyo), la cui struttura è, non troppo stranamente, similare. Ovvero, si tratta di film in cui si alternano una parte sentimentale ed una parte più propriamente d'azione bellica. Ed in entrambe le opere, mentre le sequenze di guerra sono costruite con dovizia di mezzi, con accuratezza e con un'indovinata dose di tensione, quelle che mostrano i soldati nei momenti di intimità con le proprie famiglie scivolano spesso nel fumettistico e nel retorico. risultando non di rado irritanti. Nel film di Le Roy è assai avvincente tutta la fase che riguarda il bombardamento della capitale nipponica - inspiegabilmente facile anche per gli stessi piloti dei B-25 - che comincia con il decollo dei bombardieri dalla portaerei, per concludersi con atterraggi di fortuna sulle coste della Cina, spesso nelle fauci delle forze armate giapponesi. Purtroppo, questa interessantissima e lunga fase è incastonata tra due sequenze di tono privato che grondano retorica, in ossequio alla propaganda, che era l'obiettivo precipuo di operazioni come questa. E del resto, neanche il bombardamento di Tokyo ebbe una vera e propria valenza strategica, nell'economia della guerra: come dice a chiare lettere il generale Doolittle, servì soprattutto a vendicare la ferita di Pearl Harbor, a distanza di circa quattro mesi da quell'attacco, ed ebbe l'effetto di galvanizzare gli Americani nella prosecuzione della guerra.
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