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Germania pallida madre

Regia di Helma Sanders-Brahms vedi scheda film

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La recensione su Germania pallida madre

di emmepi8
10 stelle

 
Un inizio con la lettura dello scritto di Bertold Brecht da parte della figlia stessa, che contribuisce a dare il titolo bellissimo al film. Un film molto bello che è vicino a quello di Fassbinder, di un anno prima, ma che però naviga in acque diverse, non solcando quello del melodramma, a cui il regista tedesco si era affidato. Qui si narra la storia del periodo cruciale della Germania, che parte proprio dalla vigilia della guerra fino al dopo guerra, con un racconto che mai sottolinea i momenti più crudi e che riesce attraverso un racconto quasi documentaristico, ma sempre ben addossato alle persone ed ai loro sentimenti, che rimangono compressi e quasi stoppati dalle situazioni, al bersaglio prestabilito. La donna ha in mano il racconto e non a caso il titolo fa riferimento ad una pallida madre, le scene documentaristiche e quelle della fiction si armonizzano alla perfezione; la forza della donna e il suo martirio psicologico ci vien impresso addosso in maniera forte, che ci fa rimane attaccati alle immagini in maniera soffertamente dolorosa, con un finale che ci fa fermare il cuore, davanti ad una bambina che si arrampica nei suoi affetti, prendendo una strada diversa, ma sempre drammatica, affine ad all'interprete rappresentato in Germania Anno Zero. Una storia costruita con determinazione e senza forzature, che dispiace non averla vista in una programmazione naturale, il film infatti ha subito una distribuzione distratta, che vendendo il film non la si può né giustificare né spiegare. Colpiscono in particolare il racconto delle fiabe dei fratelli Grimm da parte della madre alla figlia, che si fondono con la realtà in maniera naturale e che anticipano, solo come idea, La vita è Bella di Benigni.

Sulla trama

Una storia enorme, raccontata con naturalezza drammatica

Su Helma Sanders-Brahms

Una sensibile e bellissima regia

Su Eva Mattes

Un'attrice davvero immensa, che portato sulle spalle un peso enorme di storia

Su Ernst Jacobi

Il ruolo del marito , meno apapriscente ma davvero giusto

Su Elisabeth Stepanek

Il ruolo che fa venire i brividi

Su Angelika Thomas

il ruolo discreto della sorella

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