Regia di Cèline Sciamma vedi scheda film
Tomboy racconta le difficoltà di Laure, una bambina appena trasferitasi con la famiglia nella periferia di Parigi, ad ambientarsi nel nuovo quartiere e nel gruppo di ragazzini del posto. A rendere difficile la vita della protagonista sono le sue domande senza risposta riguardo alla propria identità di genere, dubbi che la porteranno a presentarsi agli altri bambini, infatti, come Michael, come un maschio.
Pur decidendo di affrontare un tema così complesso e poco esplorato dal cinema, a maggior ragione considerando l'anno di produzione (2010), Céline Sciamma approccia la regia senza sensazionalismi o virtuosismi fini a loro stessi, ma si preoccupa di stare vicina ai suoi giovani attori, renderli vivi e quasi palpabili, grazie anche al naturalismo dei dialoghi, scritti e ripresi alla loro altezza, e della camera (a mano), una loro pari che cattura conversazioni bambinesche, costruite con la stessa serietà e organicità che avrebbero dei dialoghi tra adulti. Tomboy è un'opera che vive anche di una certa ambiguità, che alle domande preferisce non dare risposte, ma osservare e trovare forza nei legami che vanno oltre le categorizzazioni.
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