Laure si trasferisce con i suoi genitori e sua sorella minore in una cittadina in cui non conosce nessuno. Quando incontra Lisa, una ragazzina della sua stessa età, si fa passare per un maschio e così Laure diventa Mickaël e inizia sperimentare e a condividere il gioco con gli altri ragazzi.
Note
La Sciamma impiega poi una messa in scena sobria, calibrata, e una fotografia chiara, che trasmette la sensazione, quasi fuori dal tempo, dell’estate di un gruppo di ragazzini, quando appunto ci si può illudere che una partita possa durare in eterno. Quasi l’altra faccia di Boys Don’t Cry, Tomboy dilegua la suspense dell’intrigo tra placidi pomeriggi assolati e, quando i nodi vengono al pettine, la resa dei conti schiva esplosioni drammatiche, preferendo il liquido sciogliersi della doppia identità in uno slancio di ottimismo verso l’apertura mentale dei bambini. Come nel recente Tutti per uno di Romain Goupil, è loro la vera maturità.
Tomboy l’emozionante riflessione sulla libertà ed il diritto di scegliere la propria vita. Afferma in modo incondizionato il dovere di vivere le proprie pulsioni.
La sensibilità di Céline Sciamma per i problemi del mondo infantile (che il suo ultimo bellissimo e favolistico Petite Maman conferma) si manifestava dieci anni fa con questo film che con delicatezza osserva la difficile ricerca della propria identità sessuale di Laure, che non ama vestirsi come le bambine della sua età.
Era estate quando conobbi Lisa, la mamma aspettava Gabriel e Jeanne era dolcissima. Lisa mi baciò sulla bocca perché mi credeva un ragazzo. Io me lo ricordo bene sebbene questa non sia affatto la mia storia.
NIENTE DOMANDE PER FAVORE
Sta male a Laure il vestitino blu che la madre l’ha costretta ad indossare: lei ha un corpo esile, aggraziato, guardandola in viso non sapresti dire se è femmina o maschio, eppure è bellissima nella sua indeterminatezza. Pare una creatura partorita appositamente sullo schermo da una macchina da presa per farne la protagonista di un film… leggi tutto
“Tomboy” (id. 2011) è una pellicola della regista francese Cèline Sciamma (alla suo secondo lungometraggio). Nell’opera prima (“Naissance des pieuvres”, 2007) affrontava il problema adolescenziale e dei primi amori da parte dei quindicenni. Nel film “Tomboy” va indietro anagraficamente: si parla di preadolescenti di dieci anni (o vicini a questa età) e dei primi contatti visivi… leggi tutto
Tomboy Francia 2011 la trama: Laure è una bimba di dieci anni, lei la sua sorellina Jeanne, sua mamma incinta ed il papà si trasferiscono in un quartiere alla periferia di Parigi. Laure si fa degli amichetti nuovi e conosce una sua coetanea la bella Lisa, sua vicina di casa, abitano nello stesso condominio, che scambia per un maschio tal Michael/Laure. Laure prende la…
Tomboy racconta le difficoltà di Laure, una bambina appena trasferitasi con la famiglia nella periferia di Parigi, ad ambientarsi nel nuovo quartiere e nel gruppo di ragazzini del posto. A rendere difficile la vita della protagonista sono le sue domande senza risposta riguardo alla propria identità di genere, dubbi che la porteranno a presentarsi agli altri bambini, infatti, come…
E il test di Bechdel - disorientato, in sovraccarico e in cortocircuito - muto.
• GirlHood (Musica).
1. Cat Power (Charlyn "Chan" Marshall) 2. (Hannah) "Aldous" Harding 3. Rachele Bastreghi / 1 (a…
Di solito, si dedica poca attenzione ai problemi dei ragazzini pre-adolescenti, che attraversano un momento della loro esistenza considerato generalmente tranquillo e pacifico, col conforto della psicanalisi che ha definito quel periodo della vita un'età di "latenza" della sessualità.
Un'indagine in quella…
Ci risiamo, ma questa volta si scende d'età. Chi ha detto che 10 anni siano necessariamente l'età della spensieratezza? Esiste una narrazione cinematografica altra che ci racconta storie diverse, fatte di…
Laure (Zoé Héran) è una bambina di dieci anni che, durante le vacanze estive, si trasferisce con la famiglia in un nuovo condominio: la ragazzina è timida ed introversa ma grazie a Luise, coetanea conosciuta per caso, riuscirà ad inserirsi nel gruppo di bambini del vicinato e a giocare con loro. In realtà Luise ha scambiato Laure per un maschio, e…
Partirei col definire questo una sorta di Docufilm che solo una donna avrebbe potuto scrivere e dirigere, uno spaccato sull'adolescenza e le sue sfaccettature intimo umane. Non nascondo che ho provato un filo d'imbarazzo nel vederlo e per chi si trova dotato di una sensibilità elevata non è difficile sentire la volontà d'intromettersi in una vicenda assolutamente verosimile,…
Una piccola delizia per il cuore e per l’anima, il film di Celine Sciamma riesce ad incastonare con estrema cura e naturalezza i sentimenti dei suoi giovani protagonisti e con essi un periodo della vita dal quale tutti siamo passati portandoci dietro tanti ricordi.
Laure (Zoe Heran) si è appena trasferita con la sua famiglia in un nuovo quartiere di Parigi e quando viene…
Come sempre quando i ragazzi sono protagonisti, se non si cade nella banalità, il film si presenta di una purezza e di una semplicità che lo rendono bellissimo. Complimenti per la tematica non trattata con un giudizio ma con un racconto. Bravi.
Piccolo film francese che racconta con garbo i turbamenti dell'adolescenza. Dal rapporto coi coetanei e i genitori alla ricerca della propria identità sessuale. Il tutto diretto con delicatezza e stile minimale, lasciando ai piccoli attori la poetica libertà di esprimersi.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (6) vedi tutti
Un buon lavoro di formazione.
leggi la recensione completa di ezioTomboy l’emozionante riflessione sulla libertà ed il diritto di scegliere la propria vita. Afferma in modo incondizionato il dovere di vivere le proprie pulsioni.
leggi la recensione completa di claudio1959La sensibilità di Céline Sciamma per i problemi del mondo infantile (che il suo ultimo bellissimo e favolistico Petite Maman conferma) si manifestava dieci anni fa con questo film che con delicatezza osserva la difficile ricerca della propria identità sessuale di Laure, che non ama vestirsi come le bambine della sua età.
leggi la recensione completa di laulillaVoto 6. [01.11.2013]
commento di PPEra estate quando conobbi Lisa, la mamma aspettava Gabriel e Jeanne era dolcissima. Lisa mi baciò sulla bocca perché mi credeva un ragazzo. Io me lo ricordo bene sebbene questa non sia affatto la mia storia.
commento di michelE' VERAMENTE GRADEVOLE : TRATTA UN ARGOMENTO DELICATO COA TATTO.
commento di fralle