Regia di Romas Zabarauskas vedi scheda film
Un dramma gay in un cortometraggio lituano. Una pièce domestica tra quattro pareti, che rimanda al cinema e al teatro solo con il pensiero, per rievocare una finzione che è la controparte recitata del dolore. Un film porno interpreta il rimpianto per un amore finito, la relazione tra Jonas e Akvile, che è terminata quando lui ha deciso di svelare la sua omosessualità ed unirsi a Matas. Un tragico monologo, declamato su un palcoscenico buio, suggella, invece, nel finale, l’impossibilità di riparare ai torti subiti, di dare concretamente seguito ai propositi di vendetta, quando l’infelicità è troppa e tale da soffocare persino il coraggio. La realtà è restia ad accogliere i desideri umani, soprattutto quelli inconfessabili, che si presentano come parenti del male. Provare attrazione per le persone del proprio sesso è una devianza ispirata dal diavolo, un peccato mortale, come sostiene il fratello di Jonas. Una colpa così grave da spingere un uomo, in punto di morte, a rifiutare la presenza del figlio. Una svolta così sconvolgente da distruggere l’anima di una donna innamorata, che sognava di diventare madre in una famiglia normale. La diversità è molto di più di una parentesi di trasgressione. È una frattura lacerante e provocatoria, in grado di scatenare sentimenti forti e sconosciuti. Le scelte “contro natura” hanno un potere deflagrante, i cui effetti vanno dal senso di scandalo alla disperazione esistenziale. Quando l’anomalia si impone sulle convenzionali certezze ed aspettative, l’incantesimo si spezza seminando l’angoscia. Questo film è un frammento di tormentata disillusione, di prigionia sancita dall’incomprensibilità del destino, di solitudine che incombe come una minaccia sui rapporti messi in crisi da un equivoco di fondo. Nessuno sa, esattamente, cosa la sua persona rappresenti per gli altri. Il suo modo di essere, se improntato alla libertà, rischia di prescindere dai bisogni di chi gli sta accanto. Seguire l’istinto può rivelarsi un gioco egoista e crudele, perché dimentico della necessità di rispettare la sensibilità altrui. Ogni evasione è causa di ingiusta sofferenza. Un’offesa che fa parte delle regole del mondo. Un tradimento affettivo che è il rovescio dell’onestà con se stessi. Porno Melodrama ci racconta quanto sia scomoda la verità, non quella che lede i grandi interessi politici ed economici, ma quella che, più banalmente, ferisce il cuore della gente comune.
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