Regia di Matteo Cerami vedi scheda film
Comincia un po’ così, alla “Sapore di mare”, con la spiaggia vuota e la canzone, omonima al titolo, in sottofondo e, come un teatro estivo, comincia poi ad animarsi con i volti, più o meno noti e/o più o meno bravi, del cinema italiano. A capofila Marco Giallini, che si libera della maschera corrucciata che spesso gli ho visto indossare, a volte anche a sproposito, e ci regala espressioni (qualche volta) pure intense. È più che bravo a tener testa ad Ilaria Occhini, a duettare con Gigi Proietti ed Elio Germano, cameo brevissimo ma molto piacevole, e a rimanere osservatore impotente davanti alla bravura di Libero De Rienzo e Francesco Montanari, uno degli attori italiani più camaleontici ed espressivi. Insomma una gran festa, a tratti piacevole, troppo spesso dispersiva, che non affascina quanto potrebbe. Troppo spesso, quando si possiedono gli strumenti adatti non si è poi anche capaci di usarli nel modo giusto, anzi, spesso si finisce per sprecare le capacità. L’unico merito di Matteo Cerami è l’aver avuto il piacere di dirigere il papà Vincenzo, di cui scrutavo il volto con sorrisi nostalgici. Il resto passerà, come l’estate e le avventure che racchiude.
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