Regia di Thomas McCarthy vedi scheda film
Un titolo che è un programma, e rende lo spettatore conscio fin da subito che tutto finirà bene: "Win win" è un termine che si utilizza nei casi in cui non ci sono vinti, solo vincitori, in cui tutti alla fine sono contenti e ottengono ciò che vogliono. Chiaro?
Mike è un avvocato in crisi economica che nel tempo libero allena la squadra di lotta libera di un liceo. Una scelta azzardata - diventare tutore legale di un anziano cliente per ricevere una parcella per l'affidamento - lo porterà a contatto con la famiglia disastrata di Leo (interpretato da Burt Young), la figlia tossica e soprattutto il nipote Kyle, che si rivelerà essere un asso della lotta.
Scritto e diretto da Thomas McCarthy (attore passato dietro la macchina da presa e autore dell'ottimo "L'ospite inatteso" nel 2007), "Win win" è una commedia sportiva impregnata di buoni sentimenti (pure troppo, il lieto fine arriva senza minimamente considerare le problematiche apparse durante il film...), ben scritta e ben recitata.
Se l'interpretazione di Paul Giamatti non stupisce, si rivela ottimo l'esordio del (vero) lottatore Alex Schaffer. Le donne sono un po' in disparte ma riescono comunque a dimostrare il loro talento, in particolare Amy Ryan nel ruolo della moglie severa ma generosa di Giamatti (odiosa il giusto la mamma degenere Melanie Lynskey).
Divertono i siparietti tra i due viceallenatori della squadra di lotta Jeffrey Tambor-Bobby Cannavale, con quest'ultimo (visto in "Will & Grace", "Cold case" e "I poliziotti di riserva") che spadroneggia e diventa in più momenti autentico protagonista della vicenda.
Un film godibile e riuscito, ma visti i talenti in campo era lecito attendersi di più, quel "guizzo" che si cerca fino al fischio finale ma non arriva mai.
(http://newamericancomedy.blogspot.com/2011/11/win-win-mosse-vincenti-2011-di-thomas.html)
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