Regia di Isao Takahata vedi scheda film
Cartone animato dello Studio Ghibli addirittura del 1994, arriva in Italia con leggerissimo ritardo, e non è invecchiato di un giorno. Narra dell’avanzare della cementificazione, in Giappone, e di come ciò mandi in tilt molti animali selvatici. Tra questi i cani procione (cani a tutti gli effetti, che assomigliano ai procioni), che in Giappone sono mitizzati nei tanuki, creature simpatiche un tantinello magiche, paciocconi e capaci di assumere qualunque forma e di fare un uso del loro scroto veramente fuori dal normale. Mutando l’aspetto, cercheranno di opporsi allo strapotere umano.
Il film è riuscito solo in parte; non si possono dimenticare la voce fuori campo e le interminabili discussioni, che ne fanno un’opera eccessivamente verbosa. La storia prende abbastanza, la realizzazione è indiscutibile, il finale eleva il tutto e di parecchio. Alla fine io darò un 7. In Giappone ebbe un notevolissimo successo, tanto da essere il film più visto dell’anno.
Buon lavoro
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