Regia di Isao Takahata vedi scheda film
cosa ci devo fare se ogni volta che prendo in mano un dvd(RIGOROSAMENTE COMPRATO!!!!)di un cartone animato nipponico mi innamoro?.... tutto sempre si trasforma in una magica serata dove per incanto ritorno bambino e a quell'attesa di sapere che ho proprio deciso di deliziarmi con un film prodotto dall'emerito studio ghibli e meritoriamente distribuito da lucky red. siamo nell'era pom poko e il popolo dei tanuki non se la posso proprio bene. anzi il mondo della natura non se la passa niente affatto bene. negli anni 60 del secolo scorso il governo decide che bisogna letteralmente livellare le colline intorno a tokio per creare nuovi alloggi e spazi abitativi. e così questi orsetti lavatori che nel corso dei secoli hanno saputo affinare sempre di più i loro poteri, da un semplice mimetismo sono riusciti ad evolversi in uno strepitoso trasformismo. non visti dagli umani, vivendoci accanto ma a debita distanza, si alzano sulle zampette posteriori e si comportano e parlano come gli esseri umani(da animali, diventano antropomorfi finanche disegni stilizzati quando la gioia li pervade); che diciamolo a volte sono più disumani che umani questi esseri. in quanto prodotto ghibli la sensazione più forte che lo spettatore ha nel visionarla è proprio l'ovvietà di ciò che sta guardando. la pura fantasia di un cartone animato in colori completamente naturali diventa familiare "normalità". è come si ci dicesse: "ma tò, guarda chi c'è!!!". il forte messaggio di conservazione del nostro fragilissimo ecosistema, fa il paio con una parte dell'aniene guzzantiana di ieri sera, quando guzzanti intervista un prete riguardo "la crisi" che sta attraversando la chiesa. a domanda il prete risponde se davvero siamo convinti di credere che con tutto quel popò di robba che dio ha creato, tra galassie,pianeti, stelle, buchi neri, quasar ecc. ecc., si soffermi ha notare la scarsità di moralità su questa cenciosa periferia?!..... sarà vero? i tanuki devono per forza organizzarsi per cercare di contrastare l'avanzata sconsidererata dell'uomo per conservare i loro boschi e le loro colline e le loro stesse esistenze. tra una fazione più estremista e sanguinaria(che vorrebbe gli esseri umani tutti morti) e una più moderata e tradizionalmente fantasiosa, in una nazione così divisa tra l'adorazione di spiriti innumerevoli e il bisogno estremo di esseri uno tra tanti, i tanuki si sbizzarriranno in una carnevalesca parata di mostri e spiriti della tradizione che però l'uomo più che impaurirsi, guarderà con stupefatta ammirazione, credendola una pubblicità di un parco divertimenti di prossima apertura. la realtà meno poetica è più semplicemente legata ad un bisogno primario di sopravvivenza. se non puoi sconfiggerlo e non vuoi allearti, almeno mischiati ad esso. i tanuki che avranno imparato e affinato l'arte del trasformismo si mischieranno agli esseri umani, incontrandosi magari (come gli indiani di the exiles) in un parco cittadino a notte fonda sotto la luna per ricordare com'erano, come sono, chi ha perso la vita e chi ancora sconvolto da questa nefasta rivoluzione non è riuscito a reagire. per gli altri purtroppo la morte su di una strada o la caccia per il sovrappopolamento. che dire: CAPOLAVORO!
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