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Pom Poko

Regia di Isao Takahata vedi scheda film

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La recensione su Pom Poko

di marco bi
7 stelle

Da un’idea di Hayao Miyazaki, il film che implora ‘ridateci le montagne, la campagna, le pianure’, è un rutilante (a tratti eccessivo) mix di antiche leggende folkloristiche, racconti tradizionali e mitologia giapponese mescolati con fantasia sfrenata che più sfrenata non si può! I nostri protagonisti sono i Tanuki, sorta di orsetti lavatori/cani.

8° lungometraggio della Ghibli e 3° (su 5) diretto da Isao Takahata per questo studio nel 1994 dopo il triste ma necessario, perché la guerra è una realtà con la quale bisogna convivere, Una tomba per le lucciole del 1988, dopo il, registicamente parlando complesso, sentimentale Pioggia di ricordi del 1991, prima del divertente, educativo, I miei vicini Yamada del 1999 e dell’affascinante e prezioso La storia della Principessa Splendente diretto nel 2013.

 

                                         

scena

Pom Poko (1994): scena

 

Approfittiamo dell’offerta in streaming dei bellissimi film a cartoni animati per bambini e adulti di questo Studio cinematografico di film d'animazione che i giapponesi pronunciano Gibli, nome che deriva da un aereo italiano del 1936 datogli dal suo n.1 Hayao Miyazaki nato nel 1941, regista, sceneggiatore, animatore, fumettista, musicista e produttore cinematografico, nonché appassionato di aviazione, interesse trasmessogli da suo padre ingegnere aeronautico. 21 sono i titoli presenti su Netflix (22 se si vuol considerare tra i film Ghibli Nausicaä della Valle del Vento del 1986, un anno dopo la nascita dello Studio, cosa che non sarebbe tanto sbagliata perché se vedete il film all’inizio c’è scritto Ghibli!) mentre il mancante Una tomba per le lucciole del 1988 è visibile su YouTube.

    

                                         

scena

Pom Poko (1994): scena

 

Da un’idea di Hayao Miyazaki, il film che implora ‘ridateci le montagne, la campagna, le pianure’, è un rutilante (a tratti eccessivo) mix di antiche leggende folkloristiche, racconti tradizionali e mitologia giapponese mescolati con fantasia sfrenata che più sfrenata non si può! I nostri protagonisti sono i Tanuki, sorta di orsetti lavatori/cani/procioni dallo spirito giocoso (anche troppo) che vedono scomparire il loro habitat naturale per l’espandersi della città di Tokio nelle loro campagne e colline dove l’uomo costruisce interi nuovi quartieri. I Tanuki per sopravvivere reagiscono sabotando i cantieri che distruggono il loro habitat lasciandoli senza cibo, costretti a cercare da mangiare nella mondezza degli umani. Ma nonostante le loro capacità magiche come il trasformarsi in qualsiasi cosa o essere vivente, compresi gli umani, è difficile fermare il progresso che avanza e poi non tutti i Tanuki riescono in trasformazioni impegnative perché non tutti hanno grossi attributi…infatti i testicoli di alcuni di loro possono raggiungere dimensioni giganti (assistiamo ad esempi molto divertenti!) e per avere autorevolezza li battono, producendo il rumore che dà il titolo onomatopeico al film.

 

                                         

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Pom Poko (1994): scena

 

              

I messaggi di amore e di fratellanza che il film ci trasmette colpiscono forte.  Quello ecologista, punto di forza dello studio Ghibli, in questo film (magari un po’ lungo) raggiunge i massimi livelli! Bellissimi i disegni della natura che purtroppo scompare e delle trasformazioni che però dopo un po’ non stupiscono più!

 

                                        

scena

Pom Poko (1994): scena

         

 

 

 

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