Regia di Alexander Mindadze vedi scheda film
i borghesi di bunuel non riuscivano a mangiare, i rivoluzionari proletari dell'unione sovietica degli anni 80 del 900 non riuscivano a salvarsi la vita. il giovane funzionario protagonista del film e della (")storia(") sa che a chernobyl sta avvenendo una catastrofe ma non può avvertire nessuno. il potere glielo impedisce e così lui cerca di salvare se stesso e la sua ragazza. ma da quella città non riuscirà ad andarsene. rimanendo incastrato nella sua vita prima di diventare un componente-ingranaggio della nomenclatura, valery prima vedrà la propria fuga impedita da terzi e poi sarà lui stesso ad arrendersi agli eventi. tanto che al matrimonio di un suo compagno-amico si vedrà obbligato dalle circostanze e da un debito che deve agli amici, a suonare la batteria al posto del batterista ciucco marcio. e la vita felice di quando era un semplice compagno-lavoratore riaffiora negli affetti e nei tradimenti che gli vengono contestati, ma il reattore in fiamme sarà sempre lì a ricordagli cosa è diventato e cosa sta succedendo. e quindi rieccolo a tentare di scappare dalla vista della centrale. prima prendendo un treno e poi gettandosi tra le braccia rassicuranti degli amici e della fidanzata su una chiatta che passa proprio sotto alla centrale che avvelenerà l'europa intera e minerà la nascita della nuova generazione di compagni proletari. mindadze camera a mano ci ubriaca di traballamenti e primi piani immergendoci nel privato della vita di persone che ancor prima di essere persone, sono compagni, funzionari e forme indistinte da tenere allo scuro per la sicurezza. ci parla del reattore e dell'unione sovietica che sta andando in pezzi, attraverso il reattore e la trasformazione di valery da compagno a funzionario, instillando una certa dose di ansia difficile da squassarsi di dosso appena terminata la visione. grazie anche all'ausilio di un cast accorato, mindadze ci racconta e ci ricorda di come la vita abbia un significato così intenso rapportata all'ingestibilità di un disastro ambientale (il pugno di valery rivolto al reattore sotto il quale sta passando)contro cui non c'è uomo, compagno o funzionario che tenga. se il potere ti spersonalizza rendendoti ingranaggio di una grande macchina fatta però di cartonati della mosfilm, almeno alla fine che la parola amico, riprenda il suo significato.
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