Regia di Woody Allen vedi scheda film
Ma davvero questo è il nuovo, tanto decantato capolavoro di Woody Allen?
Ecco facciamo un giochino, visto che parliamo di capolavori: perchè dopo aver appena visionato questa sua ultima opera mentalmente ripensiamo a robetta come Io e Annie, Manhattan o Crimini e misfatti?
Dite che non si fa, che non ha senso confrontare l'Allen di oggi con quello del passato?
Sarà scorretto ma a me serve solo per vedere le cose nella prospettiva migliore.
E per me l'Allen di oggi è solo l'ombra di quello di allora(che io adoravo senza riserve).
Ad essere benevoli Midnight in Paris è una favoletta semplice semplice in cui un Cenerentolo nel Paese delle Meraviglie dopo la mezzanotte sale sulla sua carrozza a vapore e viene trasportato in un altroquando che guarda il caso fortuito contiene tutti i suoi maggiori idoli sia conclamati che sottotraccia.
Lo spunto fantastico non è inedito in Allen:gli era andata bene con la metacinematografia di La rosa purpurea del Cairo e di Harry a pezzi.Un pò meno bene con Alice,uno dei suoi film meno apprezzati forse proprio perchè troppo svolazzante e superficiale per essere un film del piccolo grande newyorkese.
Midnight in Paris è un continuo andirivieni tra un sogno bellissimo e una realtà molto meno bella(che novità!) con Owen Wilson che si limita a bamboleggiare sgranando solo gli occhioni con un'espressione sempre tra il perplesso e lo stupito.
Eppure questo film ha alcune frecce al proprio arco: la prima è Parigi, la città più fotogenica del mondo, arricchita dalle magiche, calde tonalità delle luci soffuse del grande Darius Kondji.
E'un sogno sia nel reale che nel virtuale,lo sfondo giusto per tutte le favole, un angolo di paradiso dimenticato distrattamente sulla Terra da qualcuno lassù.
La seconda è Marion Cotillard:una dea ammaliatrice con uno sguardo che ti trapassa e un sorriso che rapisce.
Una dea al cui culto è necessario convertirsi nel più breve tempo possibile.
Tutto il resto( è noia) del film è popolato da personaggi piatti e monodimensionali nella Parigi reale( Michael Sheen con la barba è orrendo e la Mc Adams sarebbe simpaticamente da bonificare giusto con il napalm) e figurine sbiadite usa e getta nella Parigi del dopo mezzanotte:Dalì urla il suo nome ai quattro venti per farsi riconoscere, Hemingway è un macho senza ritegno, Scott Fitzgerald un damerino vanesio e chi più ne ha più ne metta.
Vorrei inoltre tanto sapere perchè tutti i personaggi francesi di questo film debbano parlare come i nipotini lobotomizzati dell'Ispettor Clouseau.
Questo per dire che il doppiaggio è pessimo, falcidiato da pessime scelte.
E mi sono riservato per ultimo una parolina per la comparsa più illustre di tutti:Carlà( da quando è la premiere dame l'accento è d'obbligo).
Carlà,pessima attrice trucidata anche da un doppiaggio da denuncia, è il classico personaggio marchetta totalmente inutile per lo svolgimento del racconto ma messo lì in bella mostra per ragioni misteriose.
Che poi tanto misteriose non sono, vero?
Per quanto mi riguarda Midnight in Paris pur nella sua pochezza rappresenta un passo in avanti rispetto al film precedente, il praticamente inguardabile Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni.
Ma da qui al ritorno di Allen ad alti livelli ce ne passa.
Molti hanno salutato questo film come un capolavoro.
Che devo dire?
Se vi piace così....per me non c'è problema.
il lampo del genio è ormai perduto
simpatica come un fico d'india nelle mutande
una dea
orrido con quella barba
sgrana gli occhi e usa una-espressione-una:tra lo stupito e il perplesso
un cameo ininfluente
insomma
ridicolo
personaggio marchetta
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