Regia di Woody Allen vedi scheda film
Signore e Signori, si parte! Destinazione: Parigi.
La città dell'amour, dell'art, della Tour Eiffel e del Moulin Rouge.
L'itinerario comincia con uno spettacolare giro turistico attraverso i monumenti e i paesaggi che tutti conosciamo, più o meno, e che qualcuno in sala addirittura si è messo ad elencare (sala gremita dove gli under trenta, con mio stupore, superavano quota venti), tutti quegli angoli di una città dai mille volti, sempre stupendi.
In questa pellicola è impresso tutto l'amore e l'ammirazione di Allen per Parigi. Lo esprime con le luci, con i colori con il quale la rappresenta e anche attraverso le icone che nei secoli l'hanno popolata e che Gil, un Owen Wilson non troppo nella parte che si lascia sopraffare da tutto ciò che è donna: Rachel Mc Adams, Lea Seydoux, Marion Cotillard (è strabiliante il modo in cui Allen le rappresenta, riesce a tirarne fuori la bellezza più celata), l'arte, la pioggia, ha la fortuna e il piacere di frequentare.
Come sempre troviamo l'omaggio alla città che lo "accoglie" e all'amore sotto ogni aspetto formale e non, ma non manca nemmeno una palese concentrazione sull'universo femminile che esprime attraverso quattro donne che sono l'incarnazione della bellezza pura e della femminilità.
Un film positivo, la paura della morte fa capolino in modo quasi impercettibile, sulla bellezza della vita che si rispecchia nella grandezza di una città, talmente tale da non saperla scegliere di notte o di giorno tanto da riuscire a regalarci un affresco di essa da più angolature e esposizioni: mattino, pomeriggio, sera, con sole, con le nuvole e con la pioggia che "la rende ancora più bella" (e quando non lo è?).
Arrivi, alla fine, per amarla anche tu. Anche tu arrivi a credere che sia magica, che ogni vita vissuta attraverso i suoi vicoli sia sempre una belle époque.
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