Regia di Quentin Dupieux vedi scheda film
Film spiazzante e fin troppo geniale per essere liquidato con la superficialità di un sei politico. L'incipit è già fulminante. C'è una strada con delle sedie sparpagliate per terra, una macchina inizia un zig zag e le butta tutte a terra, dal cofano esce un agente di polizia e si rivolge ad un pubblico di spettatori introducendoli alla visione. Le sue prime parole sono puro distillato di cinema: "Nel film E.T. di Steven Spielberg perché l'extraterrestre è marrone? Per nessun motivo. Nel film Love Story, perché i due protagonisti si innamorano perdutamente l'uno dell'altra? Per nessun motivo. In JFK di Oliver Stone, perché il Presidente viene assassinato all'improvviso da uno sconosciuto? Per nessun motivo. Nell'ottimo "Non aprite quella porta", di Tobe Hooper, perché non vediamo mai i personaggi andare in bagno, o lavarsi le mani, come fa la gente nella vita reale? Assolutamente per nessun motivo. E peggio ancora, ne "Il pianista" di Polanski, perché quel tizio ha bisogno di nascondersi e vivere come un vagabondo... quando suona così bene il pianoforte? Ancora una volta la risposta è per nessun motivo. Potrei andare avanti per ore con altri esempi, la lista è infinita. Voi probabilmente non ci avete mai pensato ma tutti i grandi film, senza nessuna eccezione, contengono un importante elemento di nessun motivo. E sapete perché? Perché la vita stessa... è piena di cose per nessun motivo. [...] Signore e signori, il film che vedrete oggi è un omaggio al nessun motivo. Il più efficace elemento di stile".
A quel punto gli spettatori imbracceranno un cannocchiale ognuno, lo punteranno verso un oggetto lontano e comincerà il film. Robert, un pneumatico animato, si solleverà dalla polvere e comincerà a vagare scoprendo di avere poteri psicocinetici che userà in maniera truculenta.
Quando poi il poliziotto incaricato delle indagini, lo stesso che ha introdotto alla visione, svelerà che è tutta una finzione, che nulla è vero, scoprirà che qualcosa è andato storto. Il tacchino avvelenato che aveva dato agli spettatori non è stato consumato da tutti, uno spettatore sulla sedia a rotelle è sopravvissuto e dunque il film deve continuare e Robert protrarrà la sua serie di delitti.
Se dopo aver letto queste poche battute introduttive, non ritenete che questo film sia oltre che geniale anche imperdibile, tornate pure alla comodità delle vostre poltrone, dei vostri thriller preconfezionati, delle storie d'amore ad inevitabile lieto fine. Rubber è genialità unita ad una fotografia eccellente, film nel film e sperimentazione fine allo spettatore e non a se stessa. Da vedere, assolutamente.
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