Regia di Joe Johnston vedi scheda film
Seconda Guerra Mondiale: bassetto e gracilino, il giovane e fervido patriota Steve Rogers tenta ripetutamente di arruolarsi ma viene respinto in ogni visita di leva, finché non si sottoporrà ad un prodigioso esperimento di accrescimento della massa muscolare e si trasformerà nel supereroe Captain America. Spedito al fronte dovrà vedersela con le temibili trame dell'organizzazione segreta Hydra, guidata dal nazista Schmidt, che, sottopostosi a sua volta allo stesso esperimento di Rogers. si è trasformato nel mostruoso e malvagio Red Skull. Tutto sommato buona trasposizione cinematografica dell'omonimo fumetto Marvel, basato sulla figura di uno dei supereroi più pallosi creati dalla famosa "Casa delle Idee", il superpatriota Captain America che, dopo aver operato durante la seconda guerra mondiale contro i tedeschi (in un improbabilissimo costume dagli sgargianti colori della bandiera USA, un vero affronto a qualsiasi elementare principio di mimetismo), finisce ibernato (sic!) e si risveglia vivo e vegeto nei nostri giorni, pronto a rinnovare la sua lotta contro i tanti supercriminali dell'universo Marvel. Il film di Joe Johnston finisce proprio in questo punto, con il risveglio di Rogers nella nostra epoca, sorta di preludio al film sui Vendicatori uscito di recente e, purtroppo, si concentra sulla parte, che ho sempre trovato pallosa, quella della Seconda Guerra Mondiale, trasformando (anzi, imbrigliando) un film di supereroi in una sorta di ibrido tra film di guerra e pellicola fantasy. "Captain America", nell'insieme, offre un intrattenimento dignitoso, sebbene scontando i tipici difetti di ogni film di supereroi (uno scocciante e spesso lungo antefatto per chiarire la genesi dei poteri del protagonista di turno, un inevitabile "effetto videogame" a cagione dell'ipersaturazione da effetti speciali ecc). Joe Johnston non è l'ultimo arrivato: il suo grazioso (e dai più dimenticato) "Rocketeer" (produzione Disney del 1991) era già una sorta di prova generale per questo Captain America, essendo basato sulla figura di un supereroe "anni '30-'40 (e ad un certo punto, in una sorta di autocitazione del regista, anche Captain America, prima del suo celeberrimo costume "stars n' stripes", indossa la stessa giubba da aviatore di Rocketeer) e in quel film, così come nel successivo "Jumanji", Johnston ha avuto modo di palesare un certo gusto per la fusione tra tematiche fantastiche ed ambientazioni "passatiste" e in qualche modo "classiche". Chris Evans (curiosamente già impiegato nel ruolo della "Torcia" nei due episodi dei "Fantastici 4"), adeguatamente pompato in palestra, ha decisamente il fisico e il bell'aspetto per il ruolo (le signore immagino apprezzeranno) e fa la sua bella figura anche il cast di contorno, a cominciare da Tommy Lee Jones e da Hugo Weaving, sempre convincente nel ruolo di "villain". In definitiva, niente di eclatante ma tutto sommato un intrattenimento dignitoso: tre stelle.
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