Regia di Joe Wright vedi scheda film
Un fulmine a ciel sereno quest’opera di Joe Wright, soprattutto perchè la sua filmografia precedente ha trattato sempre generi ed aspetti molto diversi da quelli esposti in questo caso, anche difficile da valutare, perché sono tantissimi i particolari che mi hanno profondamente colpito, ma poi non ne mancano neppure altri che invece fanno storcere il naso.
Hanna (Saoirse Ronan) ha solo sedici anni, ma è stata addestrata, e tenuta lontano dal mondo, dal padre (Eric Bana) per diventare un’assassina infallibile.
Il suo obiettivo è/sarà quello di eliminare un’agente della CIA (Cate Blanchett) che in passato ha avuto col padre un rapporto che non le è chiaro.
Tra le due inizia una vera e propria caccia reciproca, tra fughe e scontri all’ultimo colpo ed è chiaro che tutto finirà solo quando una delle due sarà definitivamente eliminata.
Sorprendente cambio di registro di Joe Wright, suo per esempio lo stupendo “Atonement” in italiano “Espiazione”, che confeziona un action spietato che si esalta soprattutto quando il ritmo cresce e questo accade più volte; su tutte le scene impossibile non menzionare la prima fuga di Hanna dal luogo di detenzione (per quanto un po’ troppo esasperato), il fantastico inseguimento tra i container del porto ed il finale in un parco giochi semi abbandonato (uno squarcio a tratti surreale e profondamente stridente).
Anche il personaggio di Hanna è ben calibrato, tra la sua fame di vita e l’incoscienza con la quale scopre il mondo (su questo punto va detto che non si capisce molto l’educazione resole dal padre, così non sa cosa sia una piscina, ma sa tutto sulle balene), mentre il suo contraltare femminile, spietato e pronto a tutto, da luogo ad un duello funzionale anche quando è giocato a distanza di sicurezza.
Dal canto suo Joe Wright impreziosisce il tutto con una messa in scena notevole, almeno per il genere (ma non solo), e la ciliegina sulla torta è rappresentata dalla colonna sonora dei Chemical Brothers che fornisce scariche di adrenalina continua seguendo con sapienza il montaggio (decisamente ben fatto) quando questo diviene vorticoso.
Di contro, ed è comunque una nota non di poco conto, la sceneggiatura vacilla pericolosamente più volte, tanto che alcuni errori sembrerebbero voluti (ma non è che questa sia una scusante), così, per esempio, è impossibile credere che una ragazzina come lei sia in vacanza da sola (poi potrei proseguire dicendo che i “competitors” si trovano per strada in modo un po’ troppo casuale, diciamo che non mancano le licenze di attendibilità).
In ogni caso il film fa di tutto per far soprassedere su queste manchevolezze, mette a segno colpi vincenti a ripetizione (tra gli altri citerei ancora il tenero e quasi inconsapevole bacio di Hanna con la sua prima amica) e tiene incollati alla sedia per quasi tutta la sua durata.
Folgorante (nonostante alcuni evidenti demeriti).
Cambia improvvisamente tipologia di film e seppur qui manchi la precisione presente in altre occasioni ("Espiazione"), ci mette una foga di grandissima resa filmica.
Notevole seppur qualche licenza sia di non facile digestione.
Conferma di essere una delle ragazzine più brave del panorama internazionale.
Ruolo tosto che rende al meglio.
Molto brava.
Nei panni della cattiva, rende bene il personaggio.
Gettone più che guadagnato il suo.
Brava.
Più convincente del solito anche se sul suo personaggio ci sarebbe qualcosa su cui discutere.
Discreto.
Sufficiente.
Adeguato per la parte.
Più che sufficiente.
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