Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Sacripante, tanto per dirla alla TinTin, che bel film che ha realizzato in questa circostanza Steven Spielberg!
Alla sua prima esperienza, in collaborazione con Peter Jackson qui alla guida della seconda unità, con l’insidiosa tecnica della “motion capture” ottiene risultati mirabolanti lasciando dietro di se, e non di poco, i vari lavori realizzati dal suo amico Robert Zemeckis negli ultimi anni.
TinTin (Jamie Bell) è un giovane investigatore che, ammaliato da un modellino di veliero, finisce nel bel mezzo di un’avventura tra mari e deserti.
Conosce il capitano Haddock (Andy Serkis) ed insieme a lui partecipa ad una lotta contro il tempo per anticipare il ricco Sakharine (Daniel Craig) e trovare il terzo veliero che come gli altri due (il secondo è in possesso dello stesso Sakharine) contiene una pergamena che permette di ritrovare un importante tesoro.
Fin dai bellissimi titoli di testa pare subito chiaro che questa volta si son fatte le cose veramente in grande e che Steven Spielberg abbia ritrovato il puro gusto del racconto d’avventura.
Certo il soggetto aiuta parecchio, non per niente rimane uno dei fumetti più amati di sempre, ma poi arriva la realizzazione e quest’ultima lascia pochissimi dubbi avvalendosi peraltro di una serie di qualità importanti.
Un vortice di azione, tra oceani e deserti curati con un dettaglio ai limiti dello sbalorditivo, personaggi sempre in movimento ben gestito, racconti quasi incantati ed idee riempitive in abbondanza (alcune strepitose come il ritratto fatto all’inizio a TinTin che richiama il tratto del disegno originale) sono una serie di elementi decisivi per la riuscita del film.
Scattante invece l’intrigo, elaborato il giusto senza esagerare ne in un senso (troppo) ne nell’altro (troppo poco), ed un pizzico di umorismo non manca mai di palesarsi finendo con l’essere il classico “cacio sui maccheroni” (ed in questo frangente il fedele cagnolino Milou è eccezionale e non solo per come è stato disegnato).
Peccato solo che essendo il primo capitolo di un’ipotetica trilogia (e visti i risultati fiacchi al box-office rischia di rimanere episodio solitario) il finale getti più uno sguardo sul futuro piuttosto che soffermarsi troppo sulla chiusura attuale.
In ogni caso trattasi di un’opera ambiziosa e valida, una sbornia di avventura, colorata, ritmata e vivace come poche altre, degna di prendersi il suo spazio nei ricordi.
Fantasioso.
Approda in un territorio per lui nuovo e sposta molto in avanti l'asticella delle potenzialità del mezzo ritrovando il gusto, e lo smalto del tempo che fu, per l'avventura.
Notevole.
Francamente mi risulta impossibile dare una valutazione della recitazione per due motivi.
Primo perchè l'espressività con la motion capture perde sempre parecchia rilevanza, secondo perchè poi i personaggi questa volta non assomigliano fisicamente quasi per niente (tranne rari casi) ai personaggi che vediamo sullo schermo.
Tra i vari protagonisti è quello che fisicamente ha qualcosa in più da spartire col personaggio che si vede effettivamente sullo schermo.
In ogni caso risulta sempre molto difficile fornire una valutazione consona.
Francamente mi risulta impossibile dare una valutazione della recitazione per due motivi.
Primo perchè l'espressività con la motion capture perde sempre parecchia rilevanza, secondo perchè poi i personaggi questa volta non assomigliano fisicamente quasi per niente (tranne rari casi) ai personaggi che vediamo sullo schermo.
Francamente mi risulta impossibile dare una valutazione della recitazione per due motivi.
Primo perchè l'espressività con la motion capture perde sempre parecchia rilevanza, secondo perchè poi i personaggi questa volta non assomigliano fisicamente quasi per niente (tranne rari casi) ai personaggi che vediamo sullo schermo.
Francamente mi risulta impossibile dare una valutazione della recitazione per due motivi.
Primo perchè l'espressività con la motion capture perde sempre parecchia rilevanza, secondo perchè poi i personaggi questa volta non assomigliano fisicamente quasi per niente (tranne rari casi) ai personaggi che vediamo sullo schermo.
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