Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Le peripezie del giornalista in erba Tin Tin sono un classicissimo della moderna letteratura per ragazzi,anche se si sta parlando di strisce a fumetti,da decenni nel cuore di molti appassionati,anche se ci sono state varie accuse di razzismo al personaggio,creato dal disegnatore belga Hergè:dal fumetto al cartoon il passo è stato breve,ed ora,ad opera dell'unione tra due grandi creatori di cinema fantastico,e non,quali Peter Jackson,che produce,e Steven Spielberg,che dirige,le imprese del ragazzo dai capelli rossi ,del cagnolino bianco Milou e del capitano Haddock divengono lungometraggio.Anche se girato con attori veri,in motion capture,come molto cinema a largo uso e consumo di effetti speciali di oggi,trasposto poi in disegno animato e riadattato successivamente per il 3D:spesso Indiana Jones,creatura di Spielberg e George Lucas,è stato accostato al giovanissimo eroe di Hergè,per la qualità delle sue avventure,e l'esoticità degli sfondi sui quali si svolgevano,ma il regista americano ha detto di essersi accostato al mondo di Tin Tin solo una volta che ha accettato di lavorare al progetto. A livello di spettacolarità,il film può essere considerato come un novello punto di riferimento per del cinema a venire:lo scontro tra i velieri in fiamme in una notte di tempesta è superlativo,l'inseguimento in prefinale è una montagna russa vissuta sulla poltrona di una sala,così come il volo in biplano che si schianta nel deserto.Tecnicamente,un film sopraffino.Resta,tuttavia,la sensazione di un lavoro eccellente appunto dal punto di vista dello spettacolo,ma che non incide molto a livello emotivo sullo spettatore,oltre l'emozione da giostra di quando lo si vive,non resta tantissimo su cui riflettere.E,pur in un ambito di cinema per grandi platee,visto che dietro ci sono due magnifici creatori di spettacolarità miscelata ad emozioni pure come Jackson e Spielberg,l'intera operazione,che pare avrà due sequel (in Europa è andato così così,comunque,e in USA uscirà prima di fine anno),sa di goloso sfizio.E come tale,dà l'idea di cosa fine a se stessa.
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