Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Steven Spielberg piu' passano gli anni meno mi riesce facile considerarlo come una persona fisica, quanto piuttosto una joint venture che riunisce un folto gruppo di abilissimi uomini di cinema e marketing (capitanati, diretti e supervisionati, e' ovvio, dal nostro Steven) praticamente infallibili. Questa sensazione non fa che accrescersi in me con la visione di questo spettacolare film sul mitico Tin Tin, eroe belga dei fumetti di Hergé molto in voga negli anni '70 della mia gioventu' e tra i miei preferiti, in quanto uno dei pochi in grado di incutermi una sana ansia per la tensione che le sue spy stories riuscivano a creare. Tensione e suspence che la versione cinematografica riesce a mantenere pressoche' intatta, spumeggiante, dinamica e adrenalinica, nonostante la tecnica discutibile della "motion picture" poi ridisegnata come cartone, che, almeno in linea di principio, mi sembra un po' uno spreco di talenti e svilimento delle espressivita' attoriali dei bravi elementi coinvolti. Mi viene da pensare infatti allo stesso film girato con attori in carne ed ossa dal regista degli Indiana Jones e pensare al bravo Jamie Bell, all'espressivo Andy Serkis, ad un minaccioso Daniel Craig coinvolti in una superba avventura e confrontarla con questa pur magica parallela esperienza che corre solo il rischio di apparire come una pietanza gustosissima, ma un po' troppo elaborata rispetto a chi ama i prodotti generalmente piu' genuini e semplici.
Fatto questo personale appunto, riconosco che il film e' uno spasso da inizio alla fine, con momenti indimenticabili come l'arrembaggio tra i due galeoni in un mare in tempesta piu' minaccioso ed affascinante che quello vero, e in un avvicendarsi di narrazione tra presente e passato; come il duello tra i due contendenti tramite le due gigantesche gru portuali, o infine l'inseguimento mozzafiato tra i fiumi d'acqua di una diga mezza esplosa, per la contesa dei tre foglietti di carta ove risiede la soluzione del mistero. Mistero che verra' risolto ma solo in parte perche' la premiata ditta Spielberg ha in mente di sviluppare un'altra indimenticabile e lucrosa trilogia.
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