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Le avventure di Tintin. Il segreto dell'Unicorno

Regia di Steven Spielberg vedi scheda film

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La recensione su Le avventure di Tintin. Il segreto dell'Unicorno

di maso
10 stelle

Finalmente anche il Maso è entrato nell'era del 3D.
Per la precisione mi era già capitato di godere al cinema di questa  tecnica avvolgente che da la sensazione di essere dentro il film, mi riferisco in particolar modo a due pellicole
orribili che sbandieravano il tutto nelle locandine e sono "LO SQUALO 3 in 3 Dimensioni" e "Nightmare 5": in questi film la tecnica tridimensionale riguardava per il primo alcune scene disseminate qua e la durante la visione, mentre per il secondo erano gli stessi attori ad indossare gli occhiali magici verso la fine, suggerendo agli spettatori di usarli anche loro e godersi l'ultimo quarto d'ora con il tanto atteso effetto speciale.
Già al tempo capii che questa tecnica è sicuramente divertente ma dipende come sempre dal valore del film: non me ne può fregar di meno di avere la sensazione che i mille pezzi dello squalo disintegrato mi stiano arrivando i faccia se il film che ho appena visto mi fa correre al gabinetto, conta sempre e solo il valore del film, almeno per me e il gesto di buttar via quei ridicoli occhialini cartonati con una lente verde ed una rossa può darvi l'idea del valore che attribuivo alla visione appena avvenuta.
Dopo tanti anni e tanto progresso la tecnica 3D è stata perfezionata ed ampliata all'interezza del film, ed il suo battesimo di fuoco ha coinciso con l'uscita del tanto decantato e da me disprezzato AV...mmhh...AVAT...AVATAR (scusate ma questo film mi da fastidio solo a nominarlo con la mente).
Non lo vidi in 3D, e quelli che lo avevano fatto mi dissero che mi ero perso qualcosa, non sono d'accordo per niente: non m'importa di sentirmi dentro la storia se la storia non vale un fico secco, la trama ed il suo svolgimento rimangono sempre l'elemento chiave per la riuscita di un film, ed AVATAR rimarrà sempre e solo una grandissima presa per il culo nei miei confronti da parte del signor Cameron, che ha pescato idee a destra e a manca rimescolando il tutto e riscrivendolo sulla carta che avvolgeva il suo chewingum al gusto volpe, il risultato si è monetizzato felicemente nelle sue tasche e tristemente nelle menti di tanti spettatori.
Allora mi sono detto: se voglio godere veramente di queata nuova tecnica così sbalorditiva aspetterò un film che sono convinto mi soddisferà non solo per gli effetti speciali, ma anche e sprattutto perchè ha una bella storia da raccontare, e quale miglior occasione se non Tintin?
Un fumetto così bello plasmato dalle abili dita di Spielberg non può che essere un capolavoro se tramutato in film e così è stato con mia grande libidine psicofisica.
E' un vero e proprio connubio fra lo spirito avventuroso del fumetto e il cinema ultra tecnico del talentoso regista di Cincinnati che anche se a volte si autocompiace un pò troppo ha comunque la capacità innata di fare cinema senza lasciare niente al caso ed in tutti i suoi film, anche quelli troppo melensi che non vedo di buon occhio c'è sempre qualcosa di magico che risalta la genialità.
La scelta del -logo-vivo-cartoon- dove le sembianze visive, gli accordi algoritmici, le luci di fondo, le musiche incalzanti, i visi delineati e le movenze sceniche si mescolano alla perfezione, si rivela azzeccatissima per rinnovare l'immagine di Tintin, il cui tratto storico viene immortalato nella sequenza introduttiva del mercatino dell'usato dove il nostro eroe si concede un doveroso portrait che fa conoscere le sue sembianze storiche ai piu' piccoli; proprio da li parte l'incredibile caccia al tesoro che coinvolgerà tutti i personaggi che lo hanno accompagnato sulla carta stampata fino ai giorni nostri: c'è l'immancabile e fedele cagnolino Milou, il vulcanico Capitano Haddock, che ha un ruolo chiave in tutta la vicenda, i poliziotti gemelli e pasticcioni Dupondt, divertentissimi ad ogni loro entrata in scena.
Non c'è bisogno di raccontare la trama di questa avventura senza soste che si sviluppa per cielo, terra e mare, posso solo aggiungere che l'effetto 3D giova alla riuscita dell'opera e la rende per me un'esperienza unica e innovativa in cui Steven Spielberg ha riversato tutto il suo talento, ben coadiuvato dai suoi storici collaboratori, Michael Kahn montaggio e John Williams musica.
Consiglio di vedere questo film a grandi e piccini perchè il divertimento è assicurato e per intenderci all'uscita dalla sala ho riposto accuratamente gli occhiali magici, stavolta in plastica dura con lenti annerite, nel taschino della mia giacca speranzoso di riutilizzarli per un nuovo film in 3D, dato che dopo aver visto 'LE AVVENTURE DI TINTIN: IL SEGRETO DELL'UNICORNO' non ritengo di aver sprecato ne tempo ne denaro.

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