Regia di Asghar Farhadi vedi scheda film
Gran bel film, costruito ad arte per incollare lo spettatore alla sedia. Il taglio iniziale fa pensare al solito drammone familiare, condito da lacrime e problematiche giornaliere assortite ma dopo un po' emerge lentamente e sempre più convincente la vera anima del film e soprattutto la grandiosa capacità del regista e degli interpreti di tessere trame psicologiche e dinamiche sulla base, di fatto, di pochi elementi. Solo gli inquirenti del caso Meredith Kercher, avrebbero saputo articolare uno scenario tanto complesso e coerente con le mille verità che si aprono e dischiudono fino al bel finale che, a differenza della nostra giustizia, mostra un'unica verità (pur lasciando in sospeso un punto che solletica la curiosità fino all'ultimo). Molto bella anche la scena di chiusura che incolla ai titoli di coda nella speranza di cogliere quell'ultimo tassellino rimasto in sospeso, quel caso umano che il regista ha saputo rendere misterioso quanto la risoluzione dell'enigma giudiziario... chi preferisce in realtà la piccola protagonista? Il padre o la madre? Consigliato e tecnicamente molto valido sotto tutti i punti di vista.
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