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Cave of Forgotten Dreams

Regia di Werner Herzog vedi scheda film

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La recensione su Cave of Forgotten Dreams

di ethan
8 stelle

'Cave of Forgotten Dreams', ossia Caverna dei sogni dimenticati è, tra i tanti documentari (13) girati finora da Werner Herzog, il migliore che ho visto, nonostante preferisca la sua altrettanto importante produzione di finzione, che include 23 lungometraggi: nel 1994, nella regione francese dell'Ardèche, più precisamente nella grotta Chauvet, furono scoperte delle pitture sulle mura della stessa risalenti addirittura a 32 mila anni fa, costituenti la più antica testimonianza di pittura del genere umano.

Il sito divenne subito off limits per chiunque allo scopo di preservare la scoperta da eventuali alterazioni al ridotto ecosistema eventualmente provocate dalla presenza umana, tranne che per speleologi e archeologi per motivi di studio; si arriva poi al 2010 quando, vista la sua passione per il documentario, Herzog viene scelto per poter entrare - con un ristretto gruppo di studiosi - e filmare (con una particolare attrezzatura che consente di riprodurre in stereoscopia) i segni lasciati dalla presenza dell'uomo in epoche così remote.

Ciò che ne sortisce è un'opera dal grande fascino visivo, grazie alla maestria dell'autore tedesco nel filmare l'eterno rapporto tra l'uomo e lo spazio che lo circonda e ne delimita la sua azione, le sue scelte e quindi la sua esistenza, tra natura e cultura: il film è un caleidoscopio di immagini, musiche solenni e interviste a svariati esperti che dicono la loro e fanno delle ipotesi sulla persona, o le persone che (ci) hanno lasciato tali testimonianze, raffiguranti in gran parte animali, ben amalgamate e in alternanza tra di esse, il tutto accompagnato dall'impostata voce di Herzog stesso, che dà ancor più un tocco di magia all'operazione.

La narrazione non è mai pesante e didascalica, come tante volte i toni dei documentari sono, ma viceversa, possiede un'atmosfera a metà tra l'ipnotico - per lo straniante mix fra immagini, parole e musiche - da un lato e il sacrale - per l'importanza dei temi trattati - dall'altro, riuscendo a tenere desta l'attenzione per tutti i 90 minuti, tutti necessari, della sua durata.

L'unico rammarico consiste nella mancata fruizione di 'Cave of Forgotten Dreams' nel formato originario ai tempi della sua uscita, dovendolo recuperare poi su altri canali e in uno più ridotto, a distanza di qualche anno, ma sperare nella lungimiranza dei distributori nostrani spesso è cosa vana...

Voto: 8 (v.o.).

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