Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Herzog poteva davvero scivolare nell'incredibile abisso delle sue capacità per riuscire a dare un tocco davvero autoriale a questo suo documentario, ma lo stesso è riuscito non solo a raccontare il punto di vista di un'arte dimenticata ma che si fa linguaggio universale e non è cambiata di una virgola nella sua concezione più profonda, ma anche a confrontarla con l'arte cinematografica, che non può fare altro che inchinarsi in atto di totale rispetto. Il cinema ha alla fine dato una profonda analisi dello stato esistenziale dell'uomo: il film è un atto d'amore profondo per l'arte, sotto la scorza di uno sguardo documentaristico.
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