Regia di Yasemin Samdereli vedi scheda film
Piccolo gioiellino dagli ingredienti noti, sicuramente, ma miscelati in maniera tutt'altro che ovvia. C'è un po' di tutto e sicuramente ci sono stereotipi abbastanza ritriti ma non si cede mai all'autocelebrazione, andando oltre e lasciando che ogni aspetto resti appena accennato e così gustato a sé. La satira politica è pungente ma mai eccessiva, con i turchi che vedono i tedeschi come sporchi e cannibali (ed è una connotazione individuata da ogni xenofobo, quella dell'altro sporco) ma che poi, una volta naturalizzati, rivolgeranno agli inglesi la loro diffidenza. Il sentimento e il sentimentalismo ci sono, inutile negarlo, ma non vengono amplificati, sebbene probabilmente strumentalizzati per colpire lo spettatore, con espedienti tutto sommato originali. Il patriarca della famiglia non morirà in un prevedibile finale, la casa destinata ai suoi figli riserverà una sorpresa abbastanza commovente e simbolica e il funerale, con la sovrapposizione di presente e passato, potrebbe persino suscitare qualche lacrima. Un film in grado di emozionare e anche divertire e con una regia efficace e personale. Consigliato e godibile.
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