Regia di George Tillman jr. vedi scheda film
Poco prima di diventare “veloce e furioso”, Dwayne Johnson era già il più veloce in questo film di George Tillman jr. regista tutt’altro che geniale, ma anche abbastanza furbo e scaltro da sapere come combinare una serie di elementi già visti ripetutamente per cercare di catturare l’attenzione del pubblico (o almeno di quella parte più attenta a questa tipologia di prodotto).
Dopo dieci anni trascorsi in prigione, Driver (Dwayne Johnson) torna in libertà e fin da subito parte la sua vendetta verso coloro che l’hanno tradito.
Sulle sue, non troppo difficili da intuire, tracce ci sono un killer (Oliver Jackson Cohen) e un poliziotto (Billy Bob Thornton) ormai prossimo alla pensione e le loro strade finiranno con l’incrociarsi più volte fino alla resa dei conti finale.
Film che punta sull’accumulo (un po’ action, un po’ thriller e pure un po’ drammatico) e che viaggia spedito sul suo binario lasciando ogni forma di vero approfondimento ben lontana, o almeno non coltivata con decisione, pur provando ad ampliare costantemente l’arco narrativo degli eventi.
Il personaggio principale ha il suo background che viene rivelato a piccole dosi, ma Johnson è troppo roccioso, nonostante non si faccia più chiamare “The Rock” da tempo, per riuscire a fornirgli un appeal convincente in toto.
Intorno sia i buoni che i cattivi lo inseguono, ma le parti sono sfumate (il che non guasta a prescindere), anche se la figura del sicario l’ho trovata pretenziosa e dosata in modo sbagliato, mentre ovviamente a Billy Bob Thornton, essendo interprete di razza purissima, non ci vuole molto per far vedere di essere di un livello superiore alla situazione.
Infine, non manca nemmeno il colpo di scena finale, che arriva dopo che il “nostro” ha portato sconpiglio in ogni luogo dove poteva portarlo (della serie, tutto a suo tempo), che è senza dubbio sensazionale, ma che però non viene introdotto nel modo migliore (ovvero prima non vengono seminati indizi che possano rendere la svolta più concepibile).
Così “Faster” è un film a suo modo pretenzioso (attribuire al genere action connotati diversi) che però se visto senza particolari attese ha le sue cartucce da spendere, pieno di difetti, ma anche ricco di variazioni, tra le quali qualcosa di positivo si riesce a trovare.
Intermittente.
Alterna aspetti diversi, un pò approssimativo, un pò caotico, ma allo stesso tempo regala qualche buona sequenza di genere.
Altalenante.
A suo agio quando serve il fisico e l'irruenza, meno bene negli altri frangenti che comunque non sono numericamente la maggioranza (anche se a voler ben vedere probabilmente sono i principali).
Troppo roccioso, ma almeno questo lo sa fare bene.
Con la sua presenza da lustro alla pellicola anche se ovviamente non è sollecitato al massimo.
Comunque recitare non è un optional e lui lo sa fare anche qui e pure bene.
Discreto.
Sufficiente.
E' il killer sulle tracce del driver.
Non propriamente un asso del mestiere, ma non sfigura.
Più che sufficiente.
Non sollecitata a sufficienza per poter andare oltre alla sua bella presenza.
Piacevole recupero.
Pienamente sufficiente.
Ruolo ordinario espletato con sicurezza e facilità.
Sufficiente.
Sufficiente.
Volto attinente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta