Regia di Paddy Considine vedi scheda film
Opera prima di sicuro impatto emotivo a firma dell'ex attore Considine.
Tirannosauro (2011): Peter Mullan
Tirannosauro è un film potente; nelle immagini e nelle emozioni. Lo si percepisce già all’inizio, mentre scorrono i titoli. E’ un film che narra di solitudini, a prescindere dal sesso e dalle classi sociali di appartenenza e di come ognuno le gestisca o subisca in maniera del tutto unica e personale. Da un punto di vista più estensivo parla anche di un generale disagio esistenziale nel quale la solitudine è spesso ingradiente essenziale, causa prima di malessere. Joseph e Annah sono due esseri soli che contrappongono comportamenti antitetici: l’uno iracondo, dedito all’alcol, autolesionista e insofferente a tutto campo, l’altra apparentemente mite e rifugiata nella fede. I comportamenti del primo lo rendono di fatto un asociale mentre in Annah la fede assume le caratteristiche di un paravento con il quale si protegge e giustifica (soprattutto a se stessa) la tempesta di sofferenze umilianti. L’incontro tra questi due comportamenti genera una specie di osmosi dalla quale i protagonisti trarranno reciproca forza per sottrarsi o almeno mitigare le loro intime sofferenze anche attraverso l’attuazione di soluzioni “estreme”. Tema abusato che Considine tratta a mio parere con grande maestria costruendo un film equilibrato anche se diretto ad un pubblico minoritario, senza cadere mai nell’agguato della narrazione piagnucolosa o nell’autocommiserazione dei protagonisti, eccedendo forse con qualche sequenza volutamente al limite, ma con tante altre di sicuro metaforico significato (es. la demolizione del capanno a mazzate ha per me una forza narrativa sconvolgente). Altrettanto appare debole il pregresso di Joseph nel giustificarne la sua insofferenza esistenziale sicuramente condizionata dalla perdita della moglie, ma altrettanto sicuramente attribuibile a una singolare struttura caratteriale non indagata nella pellicola.
I due attori principali forniscono una prestazione superlativa con una leggera preferenza per Mullan; la fotografia è abilmente calibrata ai luoghi e contribuisce nella rappresentazione delle atmosfere tipiche del profondo nord. A mio parere Tirannosauro è complessivamente un ottimo film assolutamente consigliabile a chi ama le emozioni forti.
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