Regia di Sean Durkin vedi scheda film
Well she, she's just a picture, who lives on my wall. Well she, she's just a picture, and the reason, reason, reason it is so small.
Premio per miglior regia al Sundance Festival e un certain regard di Cannes, Martha Marcy May Marlene è la nostra protagonista principale, una povera ragazza indifesa e terribilmente confusa, il passato la tormenta. Dunque, incomincio col dire che ci troviamo di fronte ad un lungometraggio straordinario, un'esplorazione sensoriale di un mondo cupo e crudele. Sean Durkin segna il suo magnifico esordio alla regia, se continuerà in questa maniera, avrà indubbiamente molto successo, a mio parere. Incertezze su incertezze che costringono lo spettatore a rivedere e rivedere ancora il film per trovare una spiegazione ben chiara a tutto l'accaduto. Al passato, al presente e persino ciò che sarebbe successo oltre l'epilogo. Al di là della magistrale sceneggiatura, La Fuga di Martha riesce ad intrattenere notevolmente e non distogliere gli occhi dello spettatore dalla televisione, anche la tensione è ottimamente lavorata e sempre presente. Evadere da un luogo odiato, non sempre cancella il malessere.
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