Martha (Elizabeth Olsen) è una donna emotivamente debole che riesce a scappare da una comunità religiosa attestata nella campagna dello stato di New York e a fare ritorno a casa dove viene accolta dalla sorella Lucy (Sarah Paulson). Martha fa di tutto per cercare di integrarsi nuovamente nella società e per gestire gli effetti del lavaggio del cervello cui era stata sottoposta, ma i ricordi scatenano in lei paure e paranoia.
Note
L’esordio nel lungometraggio di Sean Durkin è un’opera delicata e disturbante. Abbraccia il campo visivo della protagonista senza mai cedere al ricatto della spiegazione. Così gli occhi velati, inquieti di Elizabeth Olsen diventano la nostra porta sulla sua realtà delle cose. Il futuro è un’illusione mai cullata, in un crescendo di tensione che lascia soltanto presagire il suo apogeo.
I think as a child I was really afraid of groups that conformed. Cults were really an example of that. I'm attracted to fear. I'm attracted to movies that scare you. I knew I would just end up working in that realm. (T. Sean Durkin)
La fuga di Martha (Martha Marcy May Marlene in originale) ha meritatamente vinto il premio per la miglior regia al Sundance Film Festival del 2011, portando… leggi tutto
Il dramma del plagio. Del lavaggio del cervello operato da un guru ai danni di tante ragazze instabili e ribelli, fuggite da casa per unirsi ad una sedicente comunità religiosa. La principale fonte ispiratrice sembra essere il caso di Waco, Texas (con qualche intersezione con la vicenda di Charles Manson): una cascina isolata nella campagna americana, dove un gruppo di giovani donne è in balia… leggi tutto
Una ragazza problematica (e pure antipatica) in "fuga" da una comune di non si sa bene chi, psychohippies?, torna a casa e rompe le balle anche lì. Noiosissimo, irrisolto, piagnucolante. L'unico motivo d'interesse è che, prima o poi, Elizabeth Olsen, Martha, faccia vedere quelle belle poppe che tende a nascondere. Succede. E questo lo eleva da una stella a due. Ma solo perchè amo la Bellezza.… leggi tutto
“Pieces of Her” - là dove “pieces” sta per i qui senz’altro famigerati flashback utilizzati come una vera e propria side story ed “her” sta per la come sempre in ogni…
«Noi. Un pronome così scivoloso. Chi ne fa parte, e chi no? Se diciamo “Abbiamo perso uno di noi”, il numero indicato dal pronome cambia a metà frase. Per Martin, la parola era come…
Titolo originale Martha Marcy May Marlene , tre nomi per un'unica ragazza. La storia parla di lei in un "avanti-indietro" che
va seguito per capire. La vicenda viene fuori a gocce attraverso i ricordi inquietanti e ingombranti di Martha. Ricordi dai
quali lei non riesce a liberarsi, e dai quali è sempre piu' oppressa e perseguitata. Non si confida con la sorella,…
Fuggita nottetempo dalla comune hippye governata dall'influenza di un ambiguo leader carismatico, la giovane Martha si rifugia nella casa dove la sorella maggiore Lucy vive insieme al marito. Benchè si sforzi di superare i traumi subiti durante la permanenza nella comunità e ritornare con difficoltà ad una vita normale, inizia a mostrare i segni di un comportamento paranoico…
Marta torna a casa dopo alcuni anni passati in una comunità guidata da uno psicopatico manipolatore. Pregi e limiti del film stanno nel mistero e nella conseguente attesa che circonda la personalità disturbata della fuggitiva anche se alla lunga nasce il sospetto che il regista abbia scelto di non mostrare le carte perché non sapeva bene dove andare a parare.
“Martha Marcy May Marlene” è un film che lascia il segno, un esempio del miglior cinema formato Sundance (nell’edizione 2011 vinse il premio per la miglior regia) che si avvale di un ottimo metodo di lavoro, racconta, e bene, una storia tanto insidiosa quanto insitamente fastidiosa e porta alla ribalta un’attrice sulla quale si può scommettere per il futuro,…
Martha scappa da una comunità religiosa dove ha vissuto per due anni. Va a vivere con la sorella e il marito. La giovane fatica però ad adattarsi alla vita di tutti i giorni, essendo rimasta segnata dagli eventi avvenuti nella comunità. Sean Durkin esordisce con un film denso di emotività e viene premiato al Sundance festival. Tutto ci è mostrato attraverso gli occhi di Martha, le sue…
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Non puoi sceglierle tu, le persone che ti amano.
Quando Paula divenne di nuovo cosciente di ciò che aveva intorno, la prima cosa che percepì furono le dita di lui intrecciate alle sue.
Era assicurata alla lettiga dell'ambulanza – i polsi ammanettati nel nylon, il petto premuto da un'ampia fascia – per trattenerla dal flagellare le…
C’è un vortice di vuoto che travolge, vissuto sino alla fine. Si è disposti a tutto per non “sentire”. C’erano le premesse, ma troppe aspettative e ambizioni distruggono la creatività, e misurarsi con menti…
Well she, she's just a picture, who lives on my wall. Well she, she's just a picture, and the reason, reason, reason it is so small. Premio per miglior regia al Sundance Festival e un certain regard di Cannes, Martha Marcy May Marlene è la nostra protagonista principale, una povera ragazza indifesa e terribilmente confusa, il passato la tormenta. Dunque, incomincio col dire che ci troviamo di…
Non è facile fuggire dalla provincia americana, soprattuto se questo implica lasciarsi alle spalle un passato difficile e scelte sbagliate. Quella filmata dal promettente T. Sean Durkin non è altro che la cronaca di un tentativo. L'ultima possibilità per Martha di tornare ad un'esistenza normale dopo un'esperienza radicale e sfiancante all'interno di una specie di comunità. Una setta, a dire…
eccoli i veri film dell'orrore, quelli dove una persona, o più persone, ne soggiogano altre in nome di una purezza che è un puro pretesto per fare ciò che vogliono. il film di durkin è una discesa agli inferi di una ragazza fragile con le idee confuse, che entra in una setta per trovare quello che non riesce a trovare "fuori, nel mondo normale". sembra tutto perfetto ed idilliaco nella…
Martha fugge da se stessa, non si comprede e non si comprenderà il perchè,..., si ritrova in una comunità con ragazzi e ragazze sbandate, guidate da un capo carismatico che li controlla come marionette. Fuggirà anche da lì per trovare rifugio dalla sorella, dove per certi versi rivivrà le sue angoscie. Film molto intimo, introspettivo sul disagio di Martha, che supera ogni interrogativo,…
Film cupo,drammatico,che corre su due piani paralleli nella vita della protagonista,sempre vissuta in una comune tra sesso promiscuo e violenze che arrivano all'omicidio.Difficile per lei rientrare nella vita normale,la sua psiche sembra oramai irrecuperabile,come il flebile finale.Grande la Olsen nel suo ruolo e film da non perdere,anche se non per tutti.
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Commenti (4) vedi tutti
Sufficiente, anche se ha un orribile finale.
commento di gruvierazFreddo ma avvolgente.
commento di moviemanFilm che parte bene e spiega la vita nelle comunità, ma dopo diventa intricato e si complica le cose da solo…finale debole…brava la protagonista
commento di IGLI6,5 Il limite tra setta e "comunità libertina" è veramente sottile.. La violenza silenziosa e quasi invisibile è davvero tanta.. Angosciante
commento di GanaJuza