Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Controllato, disciplinato, rigoroso, formale. Piace fin là la scelta di voler aderire anche stilisticamente all'ambiente e ai personaggi trattati con fermezza gelida e compassata. Piace molto l'applicare questo registro all'ampia parte dell'opera dedicata al carteggio-colloquio tra i tre protagonisti della vicenda. Simboliche e autorali la passeggiata iniziale del dott. Jung e Sabina Spielrein su un ponte nell'attraversamento dei valichi della psiche, così come quella finale del dott. Freud in un parco giardino dalle architetture labirintiche. Dialoghi da riascoltare con attenzione per bellezza e complessità e sceneggiatura estremamente quadrata. Regia e interpreti convincenti. Psicanalisi comunque dura da portare sul grande schermo e storia "cronenberghiana" meno aggressiva, disturbante e implacabile che nel passato. Pacatezza da maturità artistica? C'è Spider, c'è Inseparabili. Un altro tassello al mosaico del nostro. La poetica di carne e psiche continua...
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