Regia di J.J. Abrams vedi scheda film
Operazione nostalgia per i quarantenni di oggi che istantaneamente si sono rivisti nelle braghe corte dei dodicenni di ieri.
Abrams si trasforma nello Spielberg delle nuove generazioni, depositario del loro immaginario collettivo, facendo intravedere loro che cosa si sono persi.
Cinema per ragazzi ma che parla direttamente al cuore degli adulti senza diavolerie computerizzate ma tanta tanta devozione per un epoca irripetibile.
Sfilano in ordine sparso gli incontri ravvicinati del terzo tipo con annessi nasini all'insu per vedere quali meraviglie nasconde il cielo (e la lucida ferraglia che si vede oggi è triste in confronto a tutta quella sinfonia di luci che mostrava e nascondeva allo stesso tempo), i ragazzini in bicicletta che avevano in casa un alieno orsacchiotto con gli occhioni grandi e un dito lunghissimo con cui indicava l'infinito,monelli che poi con quelle due ruote imparavano a volare(chissà perchè mi aspettavo una cosa del genere anche oggi), a braccetto vanno i goonies, gli explorers e perchè no anche il navigator che resta per ben 8 anni in libera uscita dal mondo terreno.C'è tutto il mistero racchiuso in Roswell e in tante altre serie televisive, così come c'è la chiusura dell'estate della giovinezza di Stand By Me.
Abrams confeziona abilmente, forse anche furbescamente , sembra non dimenticarne nessuno e cita con deferenza: Spielberg osserva soddisfatto l'opera del suo allievo che sta attualizzando il suo cinema per farlo conoscere alle nuove generazioni e che conosce a menadito anche il suo ultimo cinema dagli accenti apocalittici (l'esodo biblico da guerra dei mondi) così come manipola abilmente i meccanismi orrorifici che fanno tanta presa sul pubblico più giovane:ma niente diavolerie alla Star Trek e niente sorprese new age alla Lost.
Super 8 è il prezzo da pagare a una fantasilandia fai-da-te costruita su misura,è l'elegia dell'emozione che può regalare l'immagine in movimento, un veloce viaggio andata e (purtroppo) ritorno che coinvolge adulti di oggi che erano i bambini di ieri.
Super 8 è il sogno a costo zero di vedere il cinema da dentro,magari girando un cortometraggio sgangherato che farebbe impallidire Ed Wood, è la visualizzazione della passione senza tempo per il mondo di celluloide che mi ha accompagnato fin da quando ero piccolo e immaginavo di essere protagonista di storie fantasmagoriche in film immaginari.
Super 8 l'ho visto oggi al cinema,con tutta la mia famiglia:per me è stato come un passaggio di consegne,da una generazione all'altra.
Io,bambino di ieri estasiato dagli universi paralleli di Guerre Stellari e ancora illuminato dalle luci di Incontri ravvicinati del terzo tipo, da adulto di oggi consegno Super 8 all'immaginario dei miei figli.
Certo non è al livello dei modelli ora citati, sarà ovvio in alcuni passaggi e magari non è perfettamente riuscito, ma è un ottimo punto di partenza per coltivare la voglia di tornare a guardare i film di quella stagione irripetibile.
E non sapete come mi sento fortunato ad averla vissuta in prima persona....
si destreggia con grande abilità
ottima
non male
funziona
cattivo di lusso
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