Regia di J.J. Abrams vedi scheda film
Non prendiamoci in giro: il cinema è roba per bambini. Ti folgora in tenera età, riempie l'immaginario in cui cresci, rimane eternamente conservato fra i grandi amori d'infanzia anche quando ti accompagna poi lungo la vita. Non puoi scordare il primo bacio, né la prima ragazza, né la prima volta che hai messo piede in sala. Steven Spielberg, dopo aver dedicato buona parte della propria esistenza ad arricchire questo immaginario snocciolando splendori di vario genere, veglia ora sui ragazzi cresciuti a pane e pellicola e, quando può, ne battezza le gesta lasciando un po' di sé tra fotogrammi e suggestioni. Super 8 è espressione di nostalgia intrattenibile: un golosissimo rimpasto anni '80 che nulla rinnova e tutto ricicla, attraverso una scioltezza stilistica che non segue ricette né regole e rincorre la pura passione. Ci sono ragazzi che evocano Goonies e il ricordo di una certa estate, un mostriciattolo che potrebbe essere pronipote di chissà quale semiAlien intravisto fra B-movies o simili. Tra le pupille fioccano meravigliosi déjà vu, e per un attimo anche il tempo sembra aver risalito la cronologia storica. Il titolo è una dichiarazione nero su bianco, argento su nitrato: non vuole essere una storia, ma semplicemente cinema. Chi lo ama lo segua.
assemblaggio di particelle elementari deliziosissime, tanto ieri quanto oggi.
firmata Michael Giacchino
la carezza di Spielberg sembra infondergli qualcosa di buono. Facesse sempre del cinema così...
in continua crescita
buona prova
particina simpatica
sempre efficace
buona prova
non male
secondario, ma si fa valere
bravo pure lui
senza infamia e senza lode
regge bene il ruolo protagonista
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