Regia di Thor Freudenthal vedi scheda film
Commedia leggera, adatta per una spensierata visione in famiglia, confezionata con una discreta dose di armonia data da un buon numero di gags sparse con un felice equilibrio durante tutto l’arco della pellicola che non accusa praticamente mai svilimenti importanti.
Greg Heffley (Zachary Gordon) comincia la sua avventura alla scuola media col desiderio/obiettivo di diventare il regazzo più popolare della scuola, ma le cose non partono nel modo che aveva immaginato.
Non lo aiuta di certo il suo migliore amico (Robert Capron) e fallirà ripetutamente in tutti i suoi maldestri tentativi che spazieranno in diversi campi, mentre proprio il suo impacciato amico troverà il successo, almeno fino a quando proprio Greg fa cadere su di lui la colpa di un incidente.
Commedia decisamente vitale e spigliata “formato ragazzino”, parte a razzo con una buonissima gag (lo scherzo del primo giorno di scuola con l’orario della sveglia falsato), alla quale ne seguono parecchie altre, anche se non tutti i personaggi funzionano in egual modo.
Efficaci i due protagonisti bambini, inutile la presenza di un buon caratterista come Steve Zahn, un po’ troppo marginale il contributo della lanciata Chloe Moretz, più in generale il mondo dei ragazzini è fotografato piuttosto bene, senza eccedere nella cattiveria (che comunque non manca del tutto), favorendo il versante più giovialmente comico.
Così si ride parecchio, non mancano le storielle che si ripropongono costantemente (vedi la leggenda della formaggite che avrà un ruolo chiave anche nella vicenda) ed inserti estemporanei ben proposti, peccato solo che il brand preveda già tutta una sequela di pellicole e che quindi il finale non vada per niente oltre ad una chiusura degna al più di un telefilm.
Questo oltre al fatto che si perde un po’ di acidità che aveva in precedenza offerto qualche variante in più.
Direi quindi che nel complesso rimane un prodotto pensato e realizzato piuttosto bene, senza magari spunti geniali, ma con tante discrete intuizioni che vanno a costituire un insieme frizzante che piacerà soprattutto a chi è nell’età dei protagonisti, ma che è anche in grado di regalare un pizzico di buonumore in maniera trasversale.
Discreto.
Compie un discreto lavoro tenendo un buon ritmo e proponendo con disinvoltura diverse scene piuttosto riuscite.
Ragazzino decisamente sveglio, c'è da dire anche che il contesto vispo lo aiuta parecchio.
Comunque all'altezza del compito.
Giovanissima spalla del protagonista, goffo (giustamente), ma tenero e genuino.
Simpatico.
Sufficiente.
Il ruolo non gli offre molto, ma lui ci mette pur sempre un pizzico di simpatia che non guasta mai.
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