Regia di Duilio Coletti vedi scheda film
Un giornalista studia da vicino le cinque finaliste di miss Italia. Una di esse, tormentata da un passato suo malgrado losco, farà una brutta fine; a vincere il concorso sarà una giovane sarta.
A parte per la giovane protagonista, una Gina Lollobrigida appena 23enne, difficilmente il film Miss Italia potrebbe essere ricordato. Pellicola davvero moscia in tutto: nella scrittura - sceneggiatura di Vittorio Nino Novarese e Fulvio Palmieri - come nella regia, per quanto il buon Duilio Coletti non sia l'ultimo arrivato; nella recitazione, nel ritmo, nei toni: un prodottino di scarse ambizioni e neppure in quelle esattamente riuscito. Il difetto principale è senz'altro la costruzione patetica della storia, piuttosto superficiale nelle caratterizzazioni dei personaggi e banalotta negli snodi della trama, con una conclusione involontariamente tragicomica che lascia come minimo perplessi: realmente è considerabile un lieto fine quello che prevede la morte di due personaggi (un cattivo e un buono, peraltro) a tutto vantaggio del successo della protagonista? Ma forse a regista e sceneggiatori questo dettaglio importava poco. Fra gli altri interpreti si segnalano Carlo Campanini, Luisa Rossi, Richard Ney, Constance Dowling, Carlo Hintermann (qui debuttante su un set) e Luigi Almirante. La fotografia è di Mario Bava, l'aiuto di Coletti è Marino Girolami, assistente anche al montaggio; i costumi sono di Piero Gherardi: tutto artigianato di qualità impiegato in questa circostanza 'a basso regime'. 2,5/10.
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