Regia di Yasuo Ôtsuka, Soji Yoshikawa vedi scheda film
Film d’animazione che coniuga: surreale, sovrannaturale, fantascienza, e contesto apocalittico. Il Lupin dei primordi ma anche il Lupin più visionario.
Tra tutti i film del ladro francese "animezzato" da Monkey Punch, è probabilmente il più complesso. Si possono respirare ambientazioni dark e psichedeliche, all'interno di un intreccio surreale, con personaggi sovrannaturali, coinvolgimenti fantascientifici e contesti apocalittici. Narrazione decisamente complessa e poco fluida, ma molto originale dal punto di vista cinematografico.
Forse l'unico neo è il doppiaggio italiano che stona come un pianoforte scordato in un'orchestra, ma la pillola si riesce a mandare giù man mano che il film scorre e che Lupin ci porta all'interno di infinite peripezie tra l'illusione della vita eterna e la distruzione del mondo intero.
Ladro anomalo, visto che in questa pellicola al posto di rubare qualcosa o fuggire col bottino, diventa quasi un eroe-antieroe di se stesso e del mondo, salvando se stesso e gli altri dalle follìe psicopatiche e distruttive del suo antagonista Mamoo.
Da guardare. Film per appassionati.
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