Regia di Michael Bay vedi scheda film
Terzo capitolo della saga ed ennesimo blockbuster adrenalinico per Michael Bay, "Transformers 3", ahimé, non aggiunge nulla di nuovo al già non entusiasmante "La vendetta del caduto". Anzi, se possibile, ne amplifica ulteriormente i difetti a svantaggio di quei pochi aspetti positivi presenti nel capostipite girato nel 2007. Sam Witwicky è finito a fare il mantenuto di una figa stratosferica che, in tutta sincerità, al suo fianco stona non poco. Gli Autobot aiutano i governi della Terra a mantenere la pace ignari del fatto che i Decepticon stiano nuovamente complottando nell'ombra per sovvertire l'ordine delle cose e creare una nuova Cybertron sulla quale tiranneggiare impunemente. Di fatto, il concept del film, è lo stesso dei precedenti. Il dramma è che quasi tutti i personaggi, vecchi o nuovi che siano, hanno perso qualsivoglia connotazione ironica, l'intreccio con il personaggio doppiogiochista è di una prevedibilità disarmante ed il complesso da martire di Optimus Prime inizia ad irritare in maniera significativa. Come se non bastasse, il promettente Shia LaBeouf non funziona come in passato e l'aggiunta di nuove guest star come Dempsey (improbabile uomo in nero), Malkovich (improbabile datore di lavoro) e Frances McDormand (lei più credibile ma comunque insopportabile nei panni di un alto funzionario governativo) risultano deludenti, poco approfondite ed eccessivamente sopra le righe. Non va meglio di certo a Rosie Huntington che esordisce chiappe in camera al posto di un'inflazionata Megan Fox ma la sua presenza si limita ad una serie d'inutili défilé. Dal disastro si salva sicuramente il comparto tecnico, dagli effetti sonori a quelli visivi, e la nuova strana coppia Turturro/Tudyk ma il film di Bay è un colosso d'argilla destinato a cadere facendo solo un gran rumore. Sì, l'assedio finale ha un buon ritmo, la sequenza del verme robotico che strizza il grattacielo non è male ma in due ore e mezza di proiezione sono ben poca cosa, contando poi che buona parte delle sequenza d'azione risultano trite e ritrite ed alcuni colpi di scena malamente riciclati dai capitoli precedenti (così come la colonna sonora con i soliti Linkin Park). In definitiva, "Transformers 3" ma anche il cinema di Bay in generale, si riflettono alla perfezione nella sorte di uno dei suoi personaggi chiave, il villain Megatron. Stanco e caduto in disgrazia, ordisce un piano ambizioso che gli sfugge di mano quasi subito e gli si ritorce contro facendogli fare una brutta fine.
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