Regia di Pál Sándor vedi scheda film
Piccolo e modesto spaccato, pure interessante, del periodo precedente al secondo conflitto mondiale; un po' troppe canzoni e numeri di varietà intervengono a farcire la sostanza del film, comunque non tantissima. Mastroianni sa quello che fa ed è una sicurezza non da poco in un prodotto così traballante. Resa soltanto parzialmente l'atmosfera soffocante degli eventi del periodo.
Una coppia ungherese di artisti di varietà vive sulla propria pelle le vicissitudini del difficile periodo precedente alla seconda guerra mondiale. I due riescono ad aprire un proprio locale, l'Arizona, ma la guerra arriva e lui (Sandor) viene deportato, mentre lei (Mitzi) riesce a fuggire.
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