Regia di Andrei Tarkovsky vedi scheda film
Niente da fare...io e Tarkovskij non ci capiamo...o meglio: io non capisco lui...mi manca Stalker, ma fino ad ora ho apprezzato solamente Solaris e in parte Sacrificio...questo blasonato Andrej Rublev non mi è proprio andato giù...per sommi capi, il nucleo tematico dovrebbe essere quello della religione cristiana ortodossa e del terrore che essa ha generato per secoli e secoli, il suo rapporto con la coscienza individuale, con la realtà dei fatti, con la rappresentazione artistica, con le fatiche di tutti i giorni...temi alla Dreyer e alla Bergman insomma, ma senza la lucidità di sguardo dei due maestri nordici...troppi enigmi, troppi passaggi a vuoti, non si capisce davvero dove voglia andare a parare Tarkovskij in questa pellicola...peccato perchè, occasionalmente, si registrano istanti di grande cinema (la festa pagana, il colpo di genio della rievocazione del calvario di Cristo nelle nevi della Siberia)...mi rode per che Tarkovskij aveva tutti i presupposti per diventare uno dei miei cineasti preferiti, e invece...confido in Stalker a questo punto...
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