Regia di Sam Levinson vedi scheda film
Dramma familiare. Intenso e ben interpretato
Lynn si reca nella tenuta di famiglia di Anneapolis, in compagnia dei figli Elliot, diciasettenne affetto da sindrome di Tourette e con seri problemi di tossicodipendenza, il piccolo Ben, malato di autismo,e Alice,una ragazza fragile e autolesionista,abbandonata dal padre Paul,uomo violento e sessista ,che quando lasciò la prima moglie Lynn, preferi, all'epoca portarsi dietro Dylan. Lynn conta su di una gioiosa riunione di famiglia, invece sarà un doloroso scontro,senza esclusioni di colpi,che innescherà una serie di drammatiche conseguenze, in cui verranno a galla rancori mai superati,rivendicazioni, accuse, diventando un vero e proprio gioco al massacro, in cui Lynn con la sua famiglia, sarà il bersaglio preferito, soprattutto da parte dei componenti della nuova famiglia di Paul,in partcolare Patty la seconda moglie, che non risparmieranno critiche acide e parole dure, nei loro confronti.Mentre Joe, il padre di Lynn, sembra essere sempre più vicino alla fine, la madre Doris pare non comprendere l'angoscia della fìglia,bistrattata da tutti i parenti,solo alla fine pare avere un rigurgito di coscienza.
Feroce ritratto di famiglia in un interno,tra litigi,discussioni,alterchi e perfino vere e proprie colluttazioni.A ricordarci che la famiglia non sempre è un guscio protettivo,soprattutto quella allargata, può essere fucina di odio e risentimento.Belle e intense le interpretazioni.
Dramma corale acuto e introspettivo, ben girato e con una sceneneggiatura scritta accuratamente ,molto gradevole la colonna sonora.
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