Regia di Miranda July vedi scheda film
L'attesa per l'adozione di un gatto randagio e malconcio come riferimento temporale.
30 giorni per rimettersi in gioco, per provare a cambiare qualcosa, per osare.
30 giorni in cui i due protagonisti, una giovane coppia vedrà incrinarsi il proprio rapporto e le relative prospettive future.
Un film malinconico girato con dolcezza, un film particolare, dove la regista (nonchè protagonista) osa ancor più degli stessi personaggi. A tratti sembra di trovarsi di fronte ad un'installazione artistica lunghissima, e qui escono tutte le abilità di Miranda July, artista a 360° gradi. La scena del tradimento di lei, semplicissima ma con un tasso erotico (a parer mio) elevatissimo, m'è piaciuta molto. Le musiche sono bellissime e a dir poco perfette, vestono ottimamente tutta la pellicola. E ricorre la voce fuori campo del gatto (palesemente finto, ecco, questo non m'è piaciuto granchè..) dietro le sbarre della sua clinica, la sua prigione a scandire il trascorrere del tempo.. tempo che alla fine non basterà..
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