La recensione su Cappuccetto rosso sangue

di Lina

4 stelle

Horror gotico di stampo giovanile non del tutto da buttare, ma quasi. Si salva ben poco infatti nonostante la buona idea di realizzare una versione dark della fiaba di Cappuccetto Rosso.

Purtroppo è tutto sbagliato, dalla sceneggiatura alla regia e dal cast agli spunti che si rifanno a stili, trovate e concetti ormai triti e ritriti. Qualcuno lo ha giustamente paragonato a Twilight perchè propone un triangolo amoroso che ricorda molto quello di Bella, Edward e Jacob in effetti, ma ormai non meraviglia neanche più che ultimamente siano soprattutto queste commercialate americane ad andare di moda arricchendo i botteghini di tutto il mondo.

Personalmente, ho voluto vederlo in ritardo rispetto alla massa proprio perchè avevo sentito fin dall'inizio puzza di horror da quattro soldi, eppure alla fine, spinta da una curiosità un po' sadica, non mi sono astenuta dal degnarlo di una visione. La sensazione che mi ha invaso a metà film però non s'è rivelata in contrasto con il mio olfatto. Ho trovato la trama assai prolissa, a tratti delirante ed anche noiosa, ma soprattutto penosamente riciclata da quelle di altri lungometraggi del genere non meno pessimi in fondo. Mai un dialogo veramente degno di attenzione o una sequenza avvincente ed in grado di rimanere impressa nella mente e poi quasi tutti i personaggi mi sono sembrati scontati (soprattutto quello interpretato dalla Seyfried), ridicoli e meno ben caratterizzati di quel che volevano dare ad intendere di essere. Meritano un pochino forse solo le ambientazioni gotiche, i costumi e le musiche, ma per il resto, davvero non c'è nient'altro d'interessante. I virtuosismi fantastici della trama sono stati orchestrati dalla regia con uno stile a dir poco insulso, senza contare che appare tutto confuso e sconclusionato - perfino durante le scene finali - e mai capace di acquisire vigore e consistenza come avrebbe forse potuto fare con un po' di reale buon senso ed originalità.