Regia di Duncan Jones vedi scheda film
La sceneggiatura è deboluccia ma il film ha un enorme pregio, usa l'unico presupposto pseudoscientifico su cui si basa mettendolo sul tavolo fin dall'inizio. Come dire "so che ti sto propinando una vaccata ma è una sola, accettala e non te ne pentirai". Ed in effetti uno non se ne pente perché dato per assodato l'assunto che si possa ripercorrere gli ultimi otto minuti della vita di un uomo infinite volte, il resto è condensato di adrenalina e qualche buon sentimento. Un thriller all'interno del tessuto spazio-temporale in cui man mano emerge anche il dramma del protagonista. Va bene, non sono stato onesto: c'è un'altra vaccata nel finale ma è piccola piccola e fa tanto natale a Hollywood. In compenso la coppia di protagonisti si fa valere egregiamente e regala un finale persino commovente che avrei congelato a quell'ultimo fermo-immagine.
Nel complesso sicuramente consigliato, soprattutto agli amanti di questo genere.
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