Regia di Duncan Jones vedi scheda film
Voto: 3,5/5. Non era affatto scontato che fosse possibile intrattenere per quasi novanta minuti con una sorta di ripetuto e ciclico déjà vu. Eppure il gioco funziona in maniera sorprendente, almeno per la maggior parte del tempo. Le regole e le informazioni vengono rivelate con il contagocce, lentamente, e questo contribuisce a mantenere vivo l'interesse e pure una certa dose di tensione. Dove non riesce del tutto è solo nel finale, permeato dagli immancabili paradossi temporali, un classico motivo che si riscontra sovente nei film di fantascienza e che si dovrebbe oramai essere abituati a perdonare, non pretendendo a tutti i costi una spiegazione logica e razionale (sebbene qualcuno abbia già dimostrato che ciò è invece possibile... ma non è questo il caso, purtroppo).
Ottimo il protagonista, interpretato da un Jake Gyllenhaal in forma smagliante. Degni gli altri comprimari, in realtà soltanto di contorno ma efficaci. Tutto sommato, consigliato.
Soggetto abbastanza originale. Inizio promettente, svolgimento che conferma le aspettative, conclusione non propriamente convincente.
Buone le musiche di Chris P. Bacon. Accompagnano le scene con adeguatezza.
Forse avrei cercato di evitare lo straniamento derivante dal paradosso conclusivo.
Si conferma un regista del talento particolare, amante delle opere diverse dal solito. Vedasi Moon.
Bravo, espressivo e con il giusto carisma richiesto dal ruolo. In sostanza, il protagonista Colter Stevens regge tutto il film da solo.
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