Regia di Duncan Jones vedi scheda film
Grazie ad un rivoluzionario programma militare chiamato "Source code", il soldato Colter Stevens, caduto sul fronte afghano e tenuto in una sorta di animazione sospesa, viene ripetutamente "inviato" sulla scena di un attacco terroristico su un treno a rivivere gli ultimi 8 minuti prima dell'esplosione fatale e a raccogliere informazioni utili a sventare un attacco nucleare alla città di Chicago, del quale l'attentato ferroviario è stato una sorta di prologo. E se la realtà parallela generata dal source code non fosse limitata a pochi minuti e rendesse possibile cambiare il continuum temporale? Davvero uno strano oggetto questo "Source Code": prendete "Ricomincio da capo" di Harold Ramis, ibridatelo con il cupissimo "Allucinazione perversa" di Adrian Lyne e, perché no, con le dimensioni alternative di "Matrix", mescolate con abbondanti dosi della paranoia da terrorismo che opprime da anni l'America (ma qua siamo più dalle parti di Oklahoma City che del World Trade
Center) e infine non dimenticate di condire il tutto con qualche (invero struggente, forse anche troppo melodrammatica) riflessione sulla vita, l'amore e il nostro tempo che scorre inesorabile verso la fine mentre noi perdiamo attimi preziosi in sciocchezze prive di importanza (la domanda chiave della pellicola di Duncan Jones è "Cosa faresti se sapessi di avere meno di un minuto da vivere?). Il risultato è un interessante fantathriller, a tratti indubbiamente coinvolgente ma forse fin troppo ondivago ed irrisolto, sicuramente penalizzato da una fase centrale abbastanza fiacca e reso un po' troppo "hollywoodiano" da un finale davvero commovente ma esageratamente consolatorio. Molto bravi comunque sia Jake Gyllenhaal che Michelle Monaghan, da seguire il regista Duncan Jones... tre stelle.
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