Regia di Jonathan Liebesman vedi scheda film
Invasione aliena - capitolo 2.
Flash forward: un plotone di marines viaggia in elicottero mentre sotto di loro Los Angeles (ebbene sì, di nuovo lei) è ridotta ad un polveroso campo di battaglia.
Rewind: torniamo a 24 ore prima della sortita dei soldati. I telegiornali preannunciano l'arrivo sulla terra di un grappolo di meteore proprio mentre un tenente decorato ma dal passato oscuro ottiene il tanto agognato congedo dal servizio. Passano poche ore e la pioggia dal cielo si rivela essere un'invasione aliena in piena regola e subito il tenente viene reintegrato in servizio e messo su un elicottero con una squadra di giovani reclute.
Non chiedetemi il perché di questa digressione temporale e narrativa. Il motivo mi sfugge.
Fatto sta che le cose per l'umanità si mettono male e le forze extra-terrestri paiono inarrestabili. Riuscirà una sparuta squadra di militari scelti ad impedire l'ennesima colonizzazione?
"World Invasion" ovvero quando i fratelli Strause giocavano con Gears of War. Già perché anche dietro il film di Jonathan Liebesman c'è la firma di questi genialoidi fissati con gli Ufo. Stessi effetti speciali, stessa ambientazione, stessa struttura narrativa, medesima messa in scena in scala digitale con abuso di camera a mano e mirino. La componente romantica qui cede il passo al fanatismo militare tipicamente americano. Aumenta il ritmo ma la solfa è sempre la stessa: avanzare e combattere per la patria fra un "semper fidelis" ed un "arrendersi? Mai!". Ancora una volta gli alieni non incidono come dovrebbero, ridotti ad una (sotto)specie di droni spilungoni dagli organi vitali invertiti. Il budget è più alto, nel cast c'è anche qualche nome di spicco ma il risultato è sempre lo stesso: dozzinale, retorico e prevedibile.
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