Regia di Wim Wenders vedi scheda film
Pina è l'omaggio che l'amico Winders fa all'amica Bausch, nonchè ai suoi sostenitori; se non siete ferrati in materia, invece, e pensate di guardare questo film per saperne di più sulla coreografa tedesca, sulla sua vita o sui suoi lavori, bene: cambiate pure programma per la serata. Perchè in Pina, che non sarebbe sbagliato definire agiografia dell'appena defunta (estate 2009) artista, non si fa alcun riferimento alla vita concreta e alle esperienze della Bausch, se ne tessono semplicemente le lodi tramite tre espedienti piuttosto banali, per quanto messi in scena con precisione e gusto: qualche inserto di repertori d'archivio (in cui compare anche la protagonista-oggetto del lavoro); ricostruzioni ad hoc delle sue opere, appositamente girate per il film; interviste a colleghi e amici della Bausch, che in pochissime parole si limitano a elogiarla con frasi non molto fantasiose, senza scendere insomma nei dettagli. La biografia è dunque esclusa da questa opera che Wenders cominciò a progettare concretamente quando ancora Pina era in vita; l'omaggio, forse appunto per l'ondata di commozione derivante dalla non del tutto aspettata dipartita, è una blanda riproposizione di pezzi di teatrodanza - notoriamente piuttosto distante dal balletto classico o da forme di rappresentazione danzata facilmente digeribili dal grande pubblico - senza alcun tipo di spiegazione in merito. Da cui: se non siete 'fan' di Pina Bausch, questo film vi farà soltanto dormire (con un po' di fortuna). 5,5/10.
Documentario sulla rivoluzionaria danzatrice e coreografa tedesca Pina Bausch.
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