Regia di Marc Webb vedi scheda film
Se una bella sera d'estate, un po' troppo calda perchè i vestiti ti si appiccicano addosso e neanche un aliito di brezza marina riesce a dare un minimo sollievo alla cappa afosa incombente, uno decide di andare al cinema , anche solo per godersi per un paio d'ore un ambiente climatizzato, può scegliere tra ben poche cose.
E ,dato che le altre sono state già viste per mancanza di alternative bisogna mettersi l'animo in pace , farsi il segno della croce ed entrare a vedere questo The Amazing Spiderman('mmazza se la cantano e se la suonano, già nel titolo dicono che è divertente).
Una visione inevitabile, quindi.
L'unica cosa che spero in cuor mio mentre sto entrando in sala è che questo reboot ( si chiamano così , no? ) non sia re-boot-ante come mi aspetto.
Le aspettative sono una brutta cosa soprattutto per chi ha molto gradito( se non amato) i film di Raimi sull' aracnide fatto eroe.
I primi due film soprattutto sono dei tasselli importanti nella storia del cinema supereroistico e se si pensa che al grande Sam hanno levato il progetto per divergenze monetarie e che quindi questo è un film dichiaratamente fatto al risparmio, beh , la prevenzione verso questo film aumenta a dismisura fino a diventare aperta ostilità.
Ma qui stiamo girando attorno alla questione senza affrontarla: è bello questo film?
La risposta è un bel no. Non può essere definito un bel film. Forse per molti non sarà neanche così brutto ma io più ci penso e più mi sento preso in giro. Posso dire che è piaciuto ai miei figli, che può essere catalogato come intrattenimento ma cavolo, l'intrattenimento deve essere un minimo intelligente e qui invece sovente si scavalla nella stupidità bella e buona.
Certo, conserva l'aria familiare di casa Spidey, ma di un film che tende a livellare verso il basso tutto quello che era stato fatto in precedenza su Spiderman non se ne sentiva il bisogno. Quindi la visione per chi ha visto i film di Raimi è pleonastica anche perchè si rischia di entrare nel circolo vizioso del confronto.
E , spiace per questo nuovo Arrampicamuri di questa estate del 2012, non c'è confronto.
E' semplicemente un riassunto delle puntate precedenti a cui Marc Webb cerca di conferire un taglio spiccatamente umanista cercando di mettere al centro di tutto la storia di Peter con Gwen( forse perchè la commedia sentimentale è il suo campo, non è un caso che stavolta Gwen scopre subito la vera identità di Peter ) e non la lotta con lo scialbo Lizard interpretato da un Rhys Ifans veramente sprecato.
Se la grandezza di un supereroe si misura attraverso la statura dei suoi nemici , beh qui siamo messi male.Abbiamo solo un lucertolone gommoso che non mette neanche tanta paura. E non racchiude in sè neanche quel travaglio doloroso che ha reso grandi gli antagonisti dell'eroe dei film di Raimi.
A ripensarci bene anche la tuta dell'Uomo Ragno è fastidiosamente gommosa e nei duelli col lucertolone gli effetti speciali sembrano ben lontani dall'eccellenza ( e sto usando un eufemismo) a cui eravamo abituati da altre produzioni.
A meno che non sia stata fatta una scelta stilistica nel senso degli effetti vintage.
Ma probabilmente è stato fatto tutto un po' al risparmio , tanto al pubblico bastano una tutina rossa e blu e qualche ragnatela fatta di uno strano polimero.
Altra cosa spazzata via da questo The Amazing Spider-Man , forse proprio per quell'aggettivo contenuto nel titolo che gli impone di essere divertente a tutti i costi, è il senso di colpa che attanaglia Peter per la morte di zio Ben. Uno scherzo fatto dalle sliding doors del destino, niente altro e non ha nessuna implicazione o quasi sul proseguio del film.
Per non parlare poi dell'assassino dello zio che se andate a New York circola ancora libero per le strade, se ho capito bene.
Eppure... eppure il pubblico ha gradito pur con tutti gli snodi risibili della sceneggiatura ( ad esempio il modo in cui lui riesce a imbucarsi alla blindatissima conferenza del dr Connors oppure il fatto pur non sapendo un cacchio di scienza risolve il problema di una proteina in cinque secondi dopo che il megaprofessore ci aveva studiato venti anni facendogli fare anche la figura del minchione) e la carenza di effetti speciali .
Che ormai senza supereroi al cinema si vada in crisi d'astinenza?
Però guardiamo i lati positivi: se lo avete guardato in una sala climatizzata avrete lo stesso trascorso due ore piacevoli non fosse altro per esservi sottratti alla calura estiva. E avrete mosso l'economia stagnante comprando il biglietto, magari la bibita e anche il popcorn.
Il problema è che a fine bibita e popcorn avanza troppo film.
E, visto che stiamo parlando di un inizio di una nuova saga , il finale se l'è mangiato il gatto.
Ah un'ultima cosa: Emma Stone bionda e tutta ordinatina nun se po' proprio vede'.
(bradipofilms.blogspot.it )
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