Regia di Marc Webb vedi scheda film
Il "reboot" è la nuova parola d'ordine dello showbiz hollywoodiano,mossa geniale per riciclare personaggi e serie arrivati ad un punto di logoramento che da un lato non accontenta più il pubblico,dall'altro preoccupa le case di produzione per rischi enormi di perdite e di scadimento delle potenzialità di sfruttamento dei suddetti. Se Christopher Nolan con la nuova trilogia dell'Uomo-Pipistrello ha rivitalizzato un ciclo che sembrava già essere giunto al punto di non ritorno,visto che il terzo episodio della serie dell'Uomo Ragno aveva perlopiù deluso i fans della saga diretta da Sam Raimi,si riparte da zero,si cambia attori e si rielaborano le origini dell'eroe detto anche l' "Arrampicamuri". Benchè si sia scelto un regista venuto fuori con una commedia sentimentale come "500 giorni insieme",Marc Webb,quindi teoricamente si sia intrapresa una strada meno "autoriale",il gioco riesce:anche se conosciuta,a grandi linee,la storia della partenza delle avventure di Peter Parker appassiona ancora,e se possibile,filologicamente,questo nuovo film è ancora più attinente alla versione originaria a fumetti,con la famiglia Stacy coinvolta nelle vicende dell'Aracnide,ed un cattivo rimasto sullo sfondo nella trilogia raimiana come Lizard,qui coprotagonista,che in effetti era uno dei primi nemici dell'eroe sorto dopo pochi albi. Oltre le spettacolari acrobazie che vedono Spiderman lanciarsi tra grattacieli e vuoti d'aria ,con una capacità di movimento ancora più aderente ai disegni(so che suona paradossale,ma detto da uno che ha tatuata su un braccio la maschera dell'Uomo Ragno,prendetela per garanzia solida),c'è un messaggio che sottolinea la necessità di piccoli grandi gesti di collaborazione tra cittadini,che di questi tempi è un elogio alla partecipazione di cui tener conto,vista la tendenza all'egoismo che aleggia.I nuovi arrivati Andrew Garfield ed Emma Stone,coppia,pare,anche nella vita reale,indossano i ruoli di Parker e di Gwen con simpatica partecipazione,e Rhys Ifans nel ruolo non semplice del dottor Connors,che si tramuta in lucertolone aggressivo sia per ambizione personale e possibilità di recuperare una forma fisica "normale" (è senza un braccio),che per intervenire a contrastare una folle iniziativa del commissionario dei suoi studi Norman Osborn (qui solo nominato),è bravo a fornire un'anima anche alla versione in squame e coda di sè.In sostanza,un nuovo "punto zero",che diverte e fa uscire dalla sala aspettando volentieri gli inevitabili capitoli a seguire.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta