Il chirurgo plastico Ledgard (Antonio Banderas) ha perso la moglie in un incendio causato da un incidente stradale e dedica 12 anni a sperimentare un tipo di pelle sintetica che avrebbe potuto salvarla. Per raggiungere il suo scopo non si fa scrupoli nel superare il limite etico della transgenesi, anche se questo questo non sarà il suo unico crimine.
Note
Dopo il noiosissimo Gli abbracci spezzati, saggio scolastico e citazionista sul noir, Pedro si butta sul thriller (melo)drammatico. E rifà, male, se stesso. Con poca autoironia, visto che dalla battuta godibile su Vera Cruz al finale paradossalmente lieto (direbbero alla Tv svizzera di Mai dire Gol «tutto è bene quel che finisce bene»), passando per “el Tigre”, tutto appare forzato. Come le sceneggiature della vecchiaia almodovariana, alla ricerca di un perfezionismo freddo, di una circolarità chiusa, quasi a scusarsi del proprio meraviglioso caos giovanile. Si è rinchiuso nel genere, quando prima ne sfondava i confini, usa se stesso come un feticcio e il proprio cinema come un puzzle da rimontare diversamente ma sempre con gli stessi tasselli.
Sì,la Storia con un finale shockante ha un Suo senso ma il Film lo considero valido fino ai primi 30-40' poi inizia a stancare nonostante non sia una Pellicola fatta male.voto.4.
Sottovalutato fanta-revenge-horror almodovariano dallo stile stranamente algido , vede Pedro allontanarsi dai sentieri battuti del melo per un'intrigante/disturbante variazione sui temi dell'ossessione e del doppio.
Non ho abbandonato il film dopo dieci minuti perchè era firmato Almodovar ma avrei fatto meglio a cambiare canale. Un'americanata e delle più scadenti.
Almodovar tenta un azzardo nel thriller con un approccio metodico e teso; il tutto riesce a metà rendendoci un film labile in cui la femminilizzazione è strumento horrorifico, ma c'è dietro la mano di un artista che persino lontano dal suo genere se la cava alla grande. Ciononostante, chissà se Almodovar si spingerà di nuovo oltre le sue commedie.
Personaggi e trama assolutamente intriganti. Nessuno viene tralasciato e se il "tigre" regala i momenti più importanti, è la madre il vero fulcro narratore in una storia dove anche prevedibilità lasciano un senso di sorpresa.
Mettiamola cosi,una variazione di frankenstein del 2000.Peccato i salti temporali che solitamente odio(tipo sei mesi prima ecc…) e che danno confusione alla trama del film.Certo resta un capitolo insolito nella bella filmografia di Almodovar.
Sotto la tutina da gatta il cuore batte all'impazzata mentre alza la mano tremante verso il suo carnefice "Dottore ti supplico non strapparmi la mia malattia!"
Voto : 8 Un film bellissimo,emozionante e doloroso. Non si rimpiangono i capolavori del maestro.Chi non ha colto la bellezza di questo film si merita "L'alba del pianeta delle scimmie"…
Sia maledetta la critica mondiale,troppo attaccata al passato di un autore per apprezzare anche la sua modernità.Come successo a Woody Allen,massacrato pesantemente per il discreto "Incontrerai l'uomo dei sogni",così succede al grande Almodòvar.Dopo il sottovalutatissimo "Gli abbracci spezzati",che difendemmo in pochissimi,Pedro sforna questo "La pelle che abito",interessante melodramma a… leggi tutto
Un Almodovar che cerca di cambiare pelle che abita, quella baroccheggiante e visivamente eccessiva del passato in favore di una messa in scena che, concentrandosi su pochi personaggi, diventa occhio implacabile sulle loro anime. Eppure io ancora ricordo Il discreto fascino del peccato visto in una sala d'essai con mia madre, con quegli altarini traboccanti, gli eccessi di un barocchismo… leggi tutto
Voto 5 Questo , di Almodovar, è il quinto film che vedo e sono arrivata alla conclusione che il maestro ed io non riusciamo ad intenderci. La storia che poteva risultare intrigante nel raccontare l'ossessione di un medico ( chirurgo estetico di fama che raggiunge risultati a dir poco stupefacenti nella ricostruzionne della pelle umana ) per riportare in vita l'amata consorte, parte… leggi tutto
"Con la decisione di costruire con il testosterone la mia soggettività, come lo sciamano costruisce la sua con la pianta, assumo la negatività del mio tempo, una negatività che mi vedo forzato a…
Un chirurgo plastico, Antonio Banderas, perde prima la moglie in un incendio e poi la figlia si suicida, in clinica neurologica, a causa del trauma di un precendete stupro. Da qui l'insana idea di vendicarsi rapendo il giovane stupratore e fare su di lui degli esperimenti. Un altro trhiller erotico cucito sapientemente dalle mani del maestro. Certamente non ha il guizzo di "Legami" o l'intrigo…
Quando un corpo fuoriesce dai suoi contenuti puramente fisici per parlarci di molto altro. Possono nutrire gli enigmi della mente o farsi partecipi della loro manifesta marginalità. Possono veicolare pregiudizi…
l principale personaggio del film è il chirurgo Robert (Antonio Banderas), uomo che ha alle spalle una storia complicata: il suo passato familiare gli verrà rivelato (come nella tragedia classica) dalla domestica Marilia (Marisa Paredes), che lo informerà anche del fratello Zeca (Roberto Alamo), di cui ignorava l’esistenza, al quale lo accomuna una vena di perversa…
VOTO: 7,5 su 10
Considerato da molti, per me a torto, un film minore o meno riuscito di Pedro Almodóvar, anche qui ha una media relativamente bassa, ad oggi del 6,3. Spero possa essere rivalutato nel tempo perché, seppur non tra le sue migliori, rappresenta un'opera molto significativa nella filmografia del regista spagnolo, che almeno in parte fuoriesce dai…
Ecco le mie visioni di Luglio...
Come si può notare, in questo mese ho preferito passare il tempo con le serie TV. Di seguito le stagioni concluse:
1a Trump: un sogno americano;
11a The Big Bang…
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Commenti (12) vedi tutti
Sì,la Storia con un finale shockante ha un Suo senso ma il Film lo considero valido fino ai primi 30-40' poi inizia a stancare nonostante non sia una Pellicola fatta male.voto.4.
commento di chribio1film diretto come sempre dal maestro dell'eros almodovar, l'unico a cambiare pelle in ogni film, rimando se stesso.
leggi la recensione completa di ilpuntoQuasi un teorema travestito da mélo.
leggi la recensione completa di laulillaFilm interessante e particolare 7
commento di eros7378Sottovalutato fanta-revenge-horror almodovariano dallo stile stranamente algido , vede Pedro allontanarsi dai sentieri battuti del melo per un'intrigante/disturbante variazione sui temi dell'ossessione e del doppio.
leggi la recensione completa di port crosNon ho abbandonato il film dopo dieci minuti perchè era firmato Almodovar ma avrei fatto meglio a cambiare canale. Un'americanata e delle più scadenti.
commento di ndsAlmodovar tenta un azzardo nel thriller con un approccio metodico e teso; il tutto riesce a metà rendendoci un film labile in cui la femminilizzazione è strumento horrorifico, ma c'è dietro la mano di un artista che persino lontano dal suo genere se la cava alla grande. Ciononostante, chissà se Almodovar si spingerà di nuovo oltre le sue commedie.
leggi la recensione completa di DecksPersonaggi e trama assolutamente intriganti. Nessuno viene tralasciato e se il "tigre" regala i momenti più importanti, è la madre il vero fulcro narratore in una storia dove anche prevedibilità lasciano un senso di sorpresa.
commento di negroMettiamola cosi,una variazione di frankenstein del 2000.Peccato i salti temporali che solitamente odio(tipo sei mesi prima ecc…) e che danno confusione alla trama del film.Certo resta un capitolo insolito nella bella filmografia di Almodovar.
commento di ezioE' UN FILM CHE DISSACRA TUTTO MA , A PARTE L'ARGOMENTO UN PO' ROBUSTO, E' VALITO PER GLI INTERPRETI E LA SOLITA BRAVURA DEL REGISTA.
commento di fralleSotto la tutina da gatta il cuore batte all'impazzata mentre alza la mano tremante verso il suo carnefice "Dottore ti supplico non strapparmi la mia malattia!"
commento di michelVoto : 8 Un film bellissimo,emozionante e doloroso. Non si rimpiangono i capolavori del maestro.Chi non ha colto la bellezza di questo film si merita "L'alba del pianeta delle scimmie"…
commento di ripley77